Un professore amato da tutti, un esempio di vita per i suoi alunni, uno dei precursori della cultura sportiva a Frosinone, intesa come insieme di valori per la crescita fisica e mentale: questo era Fernando Papetti, che questa mattina si è spento all’età di 91 anni nella sua casa a Frosinone.
Un nome che ha rievocato numerosi ricordi tra gli alunni di quello che è stato definito non solo il «professore di tutti», ma soprattutto «una persona squisita nella vita».
Molti, infatti, i commenti pieni di affetto i su Facebook di coloro i quali hanno avuto la fortuna di averlo come professore di educazione fisica, ricordandolo come «un pezzo della mia vita, a scuola e fuori», «il mio insegnante più caro in assoluto».
«Un proverbio che usava spesso era mens sana in corpore sano, insegnandomi quanto lo sport sia importante per il fisico, ma allo stesso tempo di come lo sia anche lo studio per la mente. Si è ammalato di alzheimer e, anche dopo aver perso quasi tutti i ricordi, se chiamato “Professore” rispondeva sempre e il ricordo del suo lavoro, pur se sfocato, è rimasto per anni durante il decorso della malattia» ha affermato uno dei nipoti.
Dagli anni ’50 ha insegnato in vari istituti del capoluogo e ha fondato insieme al collega e amico, Gino Conte, la prima palestra di Frosinone e della provincia.
I funerali si terranno domani pomeriggio alle ore 16 presso la chiesa di Sant’Antonio in via Guglielmo Marconi a Frosinone.
Chiara Ferrante