In occasione delle due ricorrenze del Capodanno ebraico ( la festa del Rosh ha Shanah, caduta nella notte tra il 2 e il 3 ottobre) e del capodanno musulmano (2 ottobre), l’Arcivescovo Primate della Chiesa Cristiana Anglo-Cattolica di rito anglicano in Italia, Mons. Damiano Di Lernia, in una lettera a Foad Aodi, “Focal Point” per l’Integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC), e Presidente delle Comunità del Mondo arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento “Uniti per Unire”, ha espresso un sincero riconoscimento del lavoro svolto per il dialogo tra le culture e le religioni, amplificato dal successo della recente iniziativa di settembre “#Cristianinmoschea”. Con la stessa lettera, la Chiesa Cristiana Anglo- Cattolica, impegnata da anni nel dialogo interreligioso e nello scambio culturale con le Comunità Arabe e Musulmane d’Italia ( cosa per la quale ha istituito, al Suo interno, un’ apposita Commissione), ha manifestato la volontà d’ aderire al movimento “Uniti per Unire”.
“Siamo onorati di questo riconoscimento”, dichiara Aodi: “Parlo al plurale perché continuiamo a registrare adesioni all’iniziativa “#Cristianinmoschea” da parte di rappresentanti di mondi diversi, come quello istituzionale, sanitario, accademico; e di associazioni cristiane e cattoliche, arabe, musulmane e degli stranieri in Italia, incontratisi tutti nella difesa della pace e nel rafforzamento del dialogo. Ci auguriamo che queste due festività di inizio ottobre possano spronare tutti – ebrei, musulmani e cristiani – al rispetto religioso e all’apertura al dialogo. Proprio per questo motivo vogliamo rivolgere i nostri auguri alla Comunità ebraica di Roma e di Italia ed anche a tutti i musulmani in Italia, facendo fede a quel principio di laicità e di rispetto interreligioso in cui ci riconosciamo”.
L’ iniziativa, e il progetto complessivo di “Cristiani in moschea”, son stati dibattuti a Roma, al Palazzo del Pincio, dallo stesso Aodi e dall’ amministrazione comunale di Civitavecchia, rappresentata dal sindaco, Antonio Cozzolino, e dal vicesindaco, Daniela Lucernoni; proprio quella Civitavecchia che, con la sua storia di porto attivo sin dall’epoca romana, e col forte realizzato, in parte, da quel Michelangelo Buonarroti che, prima di decorare la Cappella Sistina, avrebbe dovuto realizzare, per il sultano di Costantinopoli, il primo ponte sul Bosforo, simboleggia fortemente l’apertura agli scambi d’ogni genere. A far da ponte tra il Prof. Aodi e il Comune di Civitavecchia, il Direttore Generale della Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle, in qualità di segretario generale di “Uniti per Unire”. “Mai come negli ultimi tempi si sente la necessità d’ informare la gente sull’importanza del rispetto delle diversità culturali, per una condivisione pacifica della quotidianità. La lotta al terrorismo – aggiunge il Dr. Quintavalle – deve partire dentro ognuno di noi, che informato e consapevole, può capire che nessuna religione impone la morte, e che questa piaga che sta terrorizzando il mondo, non è figlia di alcuna corrente religiosa, ma del fanatismo, dell’ignoranza e della sete di potere. Tramite il movimento “Uniti per Unire” e le numerose associazioni e comunità aderenti, si può intraprendere la valorizzazione della laicità come fattore comune tra le diverse sensibilità religiose, e realtà culturali”.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro col Prof. Foad Aodi, e ringrazio il dott. Quintavalle per aver fatto da tramite”, afferma il sindaco Cozzolino; “sono convinto che, per la città, questo patto d’ amicizia può rappresentare un valore aggiunto.In tempi complicati come quelli di oggi, dare segnali di aggregazione e trovare fattori comuni è importante: per costruire dinamiche di pace che le istituzioni hanno il dovere di diffondere”.
“A nome di “Uniti per Unire”, dell’Associazione dei Medici di Origine straniera in Italia (AMSI) e delle Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai)”, ha concluso Aodi, “ringrazio il Comune di Civitavecchia e la Asl Rm F, i primi ad aver aperto con coraggio un poliambulatorio per gli stranieri in Italia, nel 2002, e il primo servizio per la circoncisione, 3 anni fa, a Civitavecchia, in collaborazione con l’ AMSI. Esterno al Sindaco Cozzolino e alla ASL RMF i miei sinceri ringraziamenti per aver aderito all’iniziativa #Cristianinmoschea, e per aver ribadito l’intenzione di proseguire nel gemellaggio avviato nel 2013 con la città palestinese di Baka Al karbia ( importante centro, a prevalente popolazione araba, vicino Haifa, in Israele, N.d.R.). Ringrazio, infine, gli oltre 2000 aderenti a #Cristianinmoschea: vogliamo istituire appunto il comitato #Cristianinmoschea, e speriamo d’ incontrare presto gli esponenti di tutte le religioni. Per proseguire insieme nel cammino del dialogo e del rispetto interreligioso, dando voce anche ai laici, nel rispetto dei ruoli di tutti e senza alcun carattere politico”. Fabrizio Federici
“Siamo onorati di questo riconoscimento”, dichiara Aodi: “Parlo al plurale perché continuiamo a registrare adesioni all’iniziativa “#Cristianinmoschea” da parte di rappresentanti di mondi diversi, come quello istituzionale, sanitario, accademico; e di associazioni cristiane e cattoliche, arabe, musulmane e degli stranieri in Italia, incontratisi tutti nella difesa della pace e nel rafforzamento del dialogo. Ci auguriamo che queste due festività di inizio ottobre possano spronare tutti – ebrei, musulmani e cristiani – al rispetto religioso e all’apertura al dialogo. Proprio per questo motivo vogliamo rivolgere i nostri auguri alla Comunità ebraica di Roma e di Italia ed anche a tutti i musulmani in Italia, facendo fede a quel principio di laicità e di rispetto interreligioso in cui ci riconosciamo”.
L’ iniziativa, e il progetto complessivo di “Cristiani in moschea”, son stati dibattuti a Roma, al Palazzo del Pincio, dallo stesso Aodi e dall’ amministrazione comunale di Civitavecchia, rappresentata dal sindaco, Antonio Cozzolino, e dal vicesindaco, Daniela Lucernoni; proprio quella Civitavecchia che, con la sua storia di porto attivo sin dall’epoca romana, e col forte realizzato, in parte, da quel Michelangelo Buonarroti che, prima di decorare la Cappella Sistina, avrebbe dovuto realizzare, per il sultano di Costantinopoli, il primo ponte sul Bosforo, simboleggia fortemente l’apertura agli scambi d’ogni genere. A far da ponte tra il Prof. Aodi e il Comune di Civitavecchia, il Direttore Generale della Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle, in qualità di segretario generale di “Uniti per Unire”. “Mai come negli ultimi tempi si sente la necessità d’ informare la gente sull’importanza del rispetto delle diversità culturali, per una condivisione pacifica della quotidianità. La lotta al terrorismo – aggiunge il Dr. Quintavalle – deve partire dentro ognuno di noi, che informato e consapevole, può capire che nessuna religione impone la morte, e che questa piaga che sta terrorizzando il mondo, non è figlia di alcuna corrente religiosa, ma del fanatismo, dell’ignoranza e della sete di potere. Tramite il movimento “Uniti per Unire” e le numerose associazioni e comunità aderenti, si può intraprendere la valorizzazione della laicità come fattore comune tra le diverse sensibilità religiose, e realtà culturali”.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro col Prof. Foad Aodi, e ringrazio il dott. Quintavalle per aver fatto da tramite”, afferma il sindaco Cozzolino; “sono convinto che, per la città, questo patto d’ amicizia può rappresentare un valore aggiunto.In tempi complicati come quelli di oggi, dare segnali di aggregazione e trovare fattori comuni è importante: per costruire dinamiche di pace che le istituzioni hanno il dovere di diffondere”.
“A nome di “Uniti per Unire”, dell’Associazione dei Medici di Origine straniera in Italia (AMSI) e delle Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai)”, ha concluso Aodi, “ringrazio il Comune di Civitavecchia e la Asl Rm F, i primi ad aver aperto con coraggio un poliambulatorio per gli stranieri in Italia, nel 2002, e il primo servizio per la circoncisione, 3 anni fa, a Civitavecchia, in collaborazione con l’ AMSI. Esterno al Sindaco Cozzolino e alla ASL RMF i miei sinceri ringraziamenti per aver aderito all’iniziativa #Cristianinmoschea, e per aver ribadito l’intenzione di proseguire nel gemellaggio avviato nel 2013 con la città palestinese di Baka Al karbia ( importante centro, a prevalente popolazione araba, vicino Haifa, in Israele, N.d.R.). Ringrazio, infine, gli oltre 2000 aderenti a #Cristianinmoschea: vogliamo istituire appunto il comitato #Cristianinmoschea, e speriamo d’ incontrare presto gli esponenti di tutte le religioni. Per proseguire insieme nel cammino del dialogo e del rispetto interreligioso, dando voce anche ai laici, nel rispetto dei ruoli di tutti e senza alcun carattere politico”. Fabrizio Federici