La Democrazia Cristiana dice No e organizza un convegno a Roma per il 13 novembre. Sandri:«Occorre difendere la nostra Costituzione per essere un popolo libero»
Il rischio reale è di scivolare da una democrazia parlamentare in una cosiddetta plebiscitaria, ovverosia, da decisioni di una maggioranza ampia ed eletta, alla concentrazione del potere nelle mani di pochi. «Per non rischiare di scadere in una pseudo-dittatura, peggiore di quella in cui il popolo italiano si trova già oggi, governato da una classe di illegittimi e corrotti», aggiungendo «giù le mani dalla Costituzione» tuonano le parole del leader Dc Angelo Sandri in ogni incontro pubblico dove il movimento dello Scudocrociato propone ai molti una visione liberale e di difesa della nazione «per tornare ad essere un popolo libero».
Questi gli intenti politici che muovono il ‘No’ della Dc al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre, così come verranno ribadite anche nel Lazio dallo stesso movimento, in data 13 novembre prossimo, presso la sala dello Starplex – zona Ottavia – in via della Luchina 90.
Il convegno è organizzato da Mario Eugenio Sepe in qualità di vice-segretario nazionale vicario della Democrazia Cristiana, in collaborazione con l’ingegner Gaspare Giovinco (vice-Segretario politico regione Lazio – cell 338 6521905, e-mail gaspare.giovinco@dconline.info), Romina Testa (Vice-Segretario nazionale elettorale vicario, cell. 333 1387443, e-mail romina.testa@dconline.info) e Paolo Maniscalco (segretario amministrativo cittadino di Roma, cell. 331 5997516).
Per le tematiche concrete di rilancio economico e sociale del paese, la parola al dottor Mario Eugenio Sepe che illustrerà il nuovo programma politico della Democrazia Cristiana, focalizzandosi in primis sulle tematiche produttive legate alle Pmi in Italia «per far ripartire la nostra economia proponiamo corsi di alta formazione sull’utilizzo dei fondi nazionali europei». M.L.