E’ ancora in corso la missione portata avanti in Siria dai medici di “Emergenza Sorrisi” Onlus- “Doctors for Smiling children”, in collaborazione con l’Associazione dei Medici d’ Origine Straniera in Italia (AMSI), il Movimento internazionale “Uniti per Unire” e l’Unione Medica Euro-mediterranea (UMEM): che si trovano in Siria dal 15 novembre per fornire cura e assistenza ai civili. I bombardamenti non spaventano questi “angeli in verde”, che con coraggio continuano ad operare i bambini e gli adulti che hanno subito traumi di guerra presso l’ospedale civile di Damasco, il “più protetto”, secondo i medici in loco.
Il Dr. Fabio Massimo Abenavoli, presidente di “Emergenza Sorrisi” e coordinatore del dipartimento Cooperazione internazionale di “Uniti per Unire”, precisa d’ aver operato 40 persone solo nei primi tre giorni di missione, allestendo 4 sale operatorie. Cresce il numero dei bisognosi: si tratta di donne, bambini, giovani e adulti da sottoporre a interventi d’ urgenza, per la prima o la seconda volta. Uno di loro si chiama Mohammed, é un giovane colpito sul fondoschiena che é stato subito sottoposto a intervento chirurgico: Mohammed ora pesa 50 kg, ma è ancora vivo.
“L’importanza di questa missione in Siria è facilmente intuibile”, dichiara dalla Siria il Dr. Abenavoli. “Le immagini di cui sono piene i nostri telegiornali – prosegue – sono esplicative di quello che è il nostro lavoro. Cerchiamo di aiutare la popolazione e i nostri colleghi locali prestando cure mediche specialistiche, alleviando così il dramma che ogni giorno vivono i bambini e gli adulti siriani, da ormai troppi anni. Non ci si abitua alla sofferenza, e noi abbiamo risposto subito, per prestare soccorso alla popolazione”. Da parte sua, Foad Aodi, Presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI) , dell’Unione Medica Euromediterranea (UMEM) e di Uniti per Unire, esprime il suo sostegno alla missione di Emergenza Sorrisi Onlus, e lancia un appello per la Siria: “Continua il nostro impegno a favore dell’aiuto sanitario e umanitario, così come dello scambio socio-sanitario. Missioni salvavita come quelle condotte da Amsi e Emergenza Sorrisi nel mondo ci fan riscoprire un senso di umanità troppo spesso dimenticato. Non ci sono distinzioni di razza, religione o cultura davanti alla guerra. Ma i medici hanno bisogno d’ aiuto, per continuare a portare avanti il loro lavoro. Servono cure, farmaci e medici in Siria: la situazione è drammatica. Occorre il contributo di tutti, per consentire che la rete d’ umanità attivata dai nostri angeli in verde cresca e possa salvare ancora più vite”.