Ogni primo dicembre ricorre la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, istituita per la prima volta nel 1988 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS): in Italia 3.444 nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2015, ma si stima che solo in Europa ci siano 122.000 persone sieropostive che non sanno di esserlo: la soluzione resta sempre la prevenzione nei rapporti sessuali (uso del profilattico) e diagnostica (effettuando il test Hiv). L’unico modo per accertare l’infezione è infatti quello di sottoporsi al test per l’Hiv.
L’Associazione Nazionale Anddos è operativa in tutto il territorio italiano con programmi di prevenzione, informazione ed anche assistenza, come spiega il presidente Mario Marco Canale:
“La giornata mondiale contro l’Hiv deve essere un’occasione per riflettere su un lavoro da portare avanti ogni giorno, in termini di informazione, prevenzione e interventi concreti relativi tutte le Infezioni Sessualmente Trasmesse. E’ ormai noto che il tema riguarda tutti, popolazione LGBTI ed eterosessuale, ed è legato ai comportamenti a rischio. Nel 2015 abbiamo avuto circa 3500 nuove infezioni da Hiv e il dato più grave è che oltre metà delle diagnosi vengono effettuate già in stato di Aids conclamato. La prima priorità è quella di diffondere la cultura del test, per l’Hiv e le altre IST: infezioni come la sifilide, infatti, aumentano le possibilità di contagio del virus, oltre ad essere di per sé molto insidiose se non curate. Il test di autodiagnosi per l’Hiv, da oggi per la prima volta nelle farmacie italiane, deve essere inteso da questo punto di vista come uno strumento per avvicinare alle strutture medico-sanitarie, che non può di certo sostituire. Per questo motivo, tra le varie iniziative, Anddos partecipa oggi insieme al Circolo Mario Mieli all’Open Day promosso da Istituto Regina Elena e Istituto Dermatologico San Gallicano in Roma, una giornata in cui sarà possibile effettuare gratuitamente i test rapidi delle principali IST. Altro tema fondamentale riguarda la diffusione del profilattico, che nel nostro Paese continua ad essere costoso e difficilmente reperibile: 4 giovani su 10 ne fanno a meno. La nostra associazione distribuisce ogni anno 1 milione di preservativi ad una base associativa di quasi 200.000 soci e socie in oltre 70 circoli in tutta Italia. Spesso, il mancato uso del preservativo è anche una questione di informazione. E’ per questo ormai da due anni abbiamo promosso il portale di assistenza diretta One Question e abbiamo lanciato il numero verde dei Centri Ascolto e Anti Violenza Anddos, attraverso i quali riusciamo a indirizzare le persone che necessitano di assistenza sanitaria nelle strutture competenti indicate dal servizio del’ISS Uniti contro l’Aids. Sulla questione dell’educazione sessuale, Anddos aprirà il prossimo 16 dicembre a Roma un importante dibattito, nell’ambito del progetto “Sessualità e Differenze”, intitolato Parlami d’Amore, in collaborazione con la rete “Educare alle differenze”. Riteniamo infatti che il tema della prevenzione dell’Hiv e delle IST non possa essere trattato esclusivamente sul piano medico-sanitario, ma vada sopratutto affrontato attraverso un’azione formativa rivolta a docenti, studenti, famiglie, operatori, educatori, che riguardi l’informazione sulla sessualità, le discriminazioni di genere, il bullismo e tutti i fenomeni che minacciano lo sviluppo psicofisico della persona”.
Marco Tosarello