Continua il tragicomico campionato del Pescara in Serie A.
Lo avevo detto qualche tempo fa il tecnico Massimo Oddo «Siamo nel film di Oronzo Canà» ironizzando sull’emergenza infortuni e sui risultati che non arrivano ormai da tantissimo tempo.
Ieri l’ennesima caduta all’Adriatico contro il Sassuolo, che si è ripreso con gli interessi, i 3 punti soffiati all’andata per il provvedimento del giudice sportivo che assegnò la vittoria a tavolino agli abruzzesi a causa del tesseramento irregolare di Antonino Ragusa.
Dopo lo svantaggio iniziale di Matri, a segno dopo appena un minuto (record gol più veloce di questa Serie A) i biancoazzurri sono riusciti a riagguantare il risultato con il gol di Bahebeck. Gioia smorzata immediatamente con la rete di Pellegrini, 10 minuti dopo. La chiude Matri con la sua personale doppietta realizzata al 73′ minuto.
Piove sul bagnato al 88′, Biraghi fallisce anche un calcio di rigore. Ma la notizia più dolorosa arriva dal Carlo Castellani, l’Empoli ha vinto con l’Udinese 1-0 grazie alla rete del georgiano Mchedlidze.
I toscani volano a +12 sui delfini e a +10 sulle altre 2 inseguitrici Palermo e Crotone.
Una sentenza che sembra condannare le ultime tre classificate.
Per il Pescara, l’ultima vittoria sul campo, risale al 13 agosto in Coppa Italia con il Frosinone.
Ma il dato imbarazzante è quello dell’ultima vittoria in Serie A sul campo.
Era il lontano 6 gennaio del 2013, quando il Pescara riuscì ad espugnare 2-0 l’Artemio Franchi di Firenze. Per l’ultimo successo all’Adriatico in Serie A invece, bisogna tornare indietro al 9 dicembre 2012, Pescara-Genoa 2-0, ormai preistoria.