L’attuale bilancio dell’Hotel Rigopiano è di 14 vittime e 15 dispersi. Recuperati oggi altri 5 corpi.
Continuano senza sosta le ricerche dei Vigili del Fuoco, ma a far scattare la rabbia di Alessio Feniello è stato un errore della Protezione Civile nel comunicare l’elenco dei superstiti. Il figlio Stefano sarebbe finito nella lista dei miracolati per errore, quando invece ancora lottava tra la vita e la morte sotto la coltre di neve. Alessio ora parla di “arroganza e prepotenza” delle Istituzioni.
È arrivato il prefetto, insieme al presidente della Regione Abruzzo e del Questore, che con arroganza ci ha detto « è vero solo ciò che vi diciamo noi, tutto il resto sono cazzate», il prefetto ha fatto i nomi dei superstiti, inserendo anche quello di Stefano. Ma il giorno successivo, all’arrivo delle ambulanze, nessuna di queste trasportava Stefano. Perché in realtà non era tra i superstiti.
Il padre Alessio ora è giustamente inferocito «Hanno agito con arroganza e senza umanità verso un padre che ha il figlio sotto le macerie» urla il papà. Poi aggiunge «Mi aspettavo che qualcuno mi dicesse che si era trattato di un errore, se mio figlio non è vivo faccio un disastro».