Il racconto di Peppe Vessicchio sulla sua pluriennale vicenda con Rai com, reso noto in forma rispettosa delle sue affermazioni e sufficientemente esaustivo soltanto da “Il fatto quotidiano”, è oggetto di supposizioni complottistiche riguardo la sua mancata partecipazione al festival. “Queste faccende non sfiorano neanche lontanamente i meccanismi legati a Sanremo – dice il maestro – perché i due accusati, Rai e Raicom, riguardo la manifestazione non mi sembra abbiano mai avuto interazione. Infatti domenica scorsa, quando un alto responsabile di Raiuno ha appreso da me che non mi sentivo di partecipare a DopoFestival, Vita in diretta e I fatti vostri, è caduto dal pero è non ho motivo per non credergli. Mi ha chiesto ancora qualche ora ed una memoria dei fatti, sicuro di riuscire a ottenere quel cenno di ascolto invocato agli uffici preposti. Ho atteso fino alle ore 14 di lunedì. Se qualcuno continua a pensare che la mia mancata partecipazione a Sanremo sia legato a questi motivi non conosce la Rai oppure è in malafede. Le prime distorsioni della notizia mi hanno indotto ad un silenzio stampa che interromperò alle ore 16 del giorno 8, cioè oggi.”
Il musicista ha eletto domicilio momentaneo al teatro del casinò nello spazio “Guardami oltre, Sanremo per il sociale”. Da quel palco, accompagnato dai suoi musicisti, “I Solisti del Sesto Armonico”, sarà disponibile per interviste tra le 18.30 e 19.30.
Dal 9, cioè domani, preferirebbe abbandonare l’argomento che ha dato origine alla sua scelta di autoescludersi dai programmi di intrattenimento Rai fino ad avvenuta chiarezza della vicenda.
“Anche le vere guerre fanno tregua in periodi di festività e siccome per tutti gli italiani, me compreso, Sanremo è come una ricorrenza istituzionale, deve proseguire libera da questo argomento che lo rattrista. Io desidero solo ritornare a scrivere e comporre in santa pace. Lascerò che da lunedì 13 se ne occupino i miei legali.
Riusciranno i nostri eroi a sapere perché la mia domanda continua a rimanere senza risposta?”.
Ci auguriamo tutti un prosieguo sereno e limpido della disputa.
(Comunicato redatto da Peppe Vessicchio)