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Ottanta “non luoghi” del Grande Raccordo Anulare, svincoli o sottopassi oggi parcheggi abusivi o discariche di rifiuti, diventeranno allestimenti artistici. I primi dieci murales sono già stati realizzati e questo primo test di Graart (il progetto di arte contemporanea targato Anas) ha incassato l’approvazione del ministro dei Beni culturali. “Il progetto GraArt – ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini – unisce in modo brillante e innovativo tre cardini dell’azione condotta per la cultura negli ultimi tre anni di governo: l’impegno per la riqualificazione delle periferie, l’attenzione verso l’arte contemporanea e il coinvolgimento delle imprese. Le periferie – ha aggiunto il ministro – diventeranno il luoghi naturali per lo sviluppo dell’arte contmporanea, che fatica a innestarsi nei centri storici”.