Uno degli argomenti di cui si parla più spesso quando si fanno discorsi sulla crisi del Made in Italy, sulla merce italiana che non vende più come una volta, sui prodotti che vengono importati dall’estero ad un prezzo risibile rispetto a quelli nostrani, è quello che riguarda la vendita senza autorizzazione di merce contraffatta. In questi casi, si parla di oggetti che tutti i giorni vediamo esposti sui banchi dei mercati sparsi in giro per la Capitale, i quali sono in tutto e per tutto uguali ai prodotti originali tranne che per qualche piccolo, insignificante dettaglio a cui di solito nemmeno si fa caso. Ecco, quella microscopica differenza solitamente è la linea sottilissima che divide un prodotto che tiene conto di particolari requisiti di manifattura, di sicurezza ed anche fiscali, ed uno che invece quei requisiti non li rispetta neanche in minima parte. E l’acquisto e la vendita di prodotti contraffatti è una delle cause maggiori della crisi che alcuni settori commerciali stanno vivendo in Italia in questo momento. Proprio per questi motivi, nell’ultimo periodo si sono fatti più intensi i controlli atti a verificare sia la qualità della merce venduta in determinate circostanze, sia il rispetto delle regole sopracitate.
Contraffazione e truffa. Sono questi i reati di cui vengono accusati gli irregolari che vendono merce falsa e senza autorizzazione, oggetto degli accertamenti fatti ogni giorno da parte della Polizia di Roma Capitale. Questa parte del lavoro delle forze di polizia è una di quelle che, ogni settimana, impiega il maggior numero di risorse, con accertamenti e sequestri sempre più capillari.
Il mercato di Porta Portese, uno dei più grandi e frequentati di Roma, viene periodicamente controllato dalle forze dell’Ordine, per mettere un freno a questa tendenza che si è ormai sparsa a macchia d’olio. Il reparto di polizia Amministrativa del gruppo Monteverde, nel piano di controlli che ogni domenica interessa il mercato di Porta Portese, ha effettuato 8 sequestri amministrativi e uno penale. Oltre 100 paia di scarpe e di borse griffate ma false, più altri accessori per abbigliamento e generi alimentari. Numeri altissimi, specie se relazionati alla quantità di merce venduta e ai sequestri fatti negli ultimi anni.
Nell’ultimo controllo, le cose si sono fatte più movimentate del previsto, e i venditori abusivi si sono dati alla fuga tra le migliaia di utenti che affollavano il mercato. Questa è una scena che, purtroppo, non è così rara come può sembrare, visto che i venditori sono solitamente degli irregolari che rischierebbero guai ben più grossi di una multa se colti in flagranza dagli agenti della Polizia di Roma Capitale. Gli agenti, difatti, nel corso dell’operazione hanno dovuto prestare attenzione all’incolumità delle persone che si trovavano a girare fra i banchi del mercato in quei frangenti, rischiando di essere travolte.
Questa è solo uno di una lunga serie di interventi portati avanti nell’ottica di monitoraggio del mercato di Porta Portese, che proseguirà per garantire la sicurezza ed evitare abusivismo e illegalità. Un problema che andrebbe risolto alla radice, cercando di punire non solamente i venditori, che solitamente sono solamente alle dipendenze di qualcun altro, ma anche chi si trova all’apice di questo meccanismo illegale.
Andrea Ardone