Mentre muore la donna, gravemente ferita sul Westminster Bridge, finita nel Tamigi, e sale a cinque il numero delle vittime dell’attentato di Londra del 22 marzo scorso, sono recenti le immagini di coloro che accendono candele e portano fiori ai morti dell’attentato di San Pietroburgo, al contempo recentissime le foto dell’attacco chimico in Siria e di solo qualche ora prima il raid USA in risposta, giunge una nuova breaking news. E’ Stoccolma, la capitale svedese, l’obiettivo terroristico del pomeriggio di oggi. La dichiarazione è del premier Kjell Stefan Löfven.
La modalità dell’attacco è quella già usata a Nizza, Berlino e Londra: un veicolo lanciato ad alta velocità sulle strade affollate delle città. Il fil rouge è l’imprevedibilità. Il nemico è sempre lo stesso, un nemico comune: il terrorismo. Intorno alle 15.00, vicino al grande magazzino Ahlens City, all’incrocio con la frequentata via centrale svedese Drottninggatan, un camion rubato ha spazzato le persone che in quel momento si trovavano a transitare sui marciapiedi. Le vittime accertate sono di quattro morti e 15 feriti.
Il cordoglio dei capi di stato e di governo – fra cui il messaggio anche di solidarietà, Soltanto uniti potremo sconfiggere l’inutile violenza di quanti attaccano i nostri comuni valori di libertà, tolleranza e pluralismo, del presidente Sergio Mattarella al re di Svezia Carl Gustaf – giunge in una Stoccolma messa in sicurezza, in cui si chiede di evitarne il centro. La polizia ha blindato la zona, e in serata, le 21.00 circa, ha postato la conferenza stampa su fb live. C’è una persona arrestata ma non si sa se coinvolta nei fatti. Le indagini delle forze dell’ordine svedese continuano.
La metropolitana è stata riaperta verso le 19.40, ma le fermate del luogo colpito sono chiuse. In Norvegia e Finlandia sono aumentate le misure di sicurezza. Anche in Italia è allerta alta, da ciò che si evince a conclusione della riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) che ha presieduto il capo della Polizia italiana Franco Gabrielli.
Aggiornamenti: In tarda serata si è precisato il numero delle persone travolte dalla folle corsa del camion, che si è poi schiantato contro le vetrine del negozio del centro commerciale, andando a fuoco: il bilancio dei morti, secondo le autorità svedesi, destinato a salire, è di 4 persone, mentre sono 12 i feriti, di cui 9 versano in gravi condizioni.
Note di condoglianza e solidarietà alla Svezia, sono state le prime reazioni al tragico evento, quelle fatte dal presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker che ha dichiarato Un attacco ad uno dei nostri Stati membri è un attacco a noi tutti, e dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con il tweet Il mio cuore è a Stoccolma questo pomeriggio. I miei pensieri sono con le famiglie e gli amici delle vittime del terribile attentato di oggi.
Aggiornamenti ore 1.30: Cordone di sicurezza sul luogo dell’attentato. Zona interdetta al traffico. Chiusa e presidiata la stazione ferroviaria nelle vicinanze. Continua la caccia all’uomo. L’arresto di persona d’interesse, a nord di Stoccolma, di cui non si è resa nota l’identità, è confermato dalla polizia, ma non è l’autista del camion che ha falciato il cuore della città alle ore 14.53, il quale è ancora libero. Le ricerche continueranno anche durante la notte. In base alle testimonianze raccolte da coloro che sono scampati alla furia assassina del tir, i media svedesi e la polizia sosterrebbero che non sarebbe stata a colpire una sola persona, ci sarebbero dei complici, quindi più presunti attentatori. Controlli massimi ai confini svedesi, alle stazioni dei treni e all’aeroporto di Stoccolma. Il re di Svezia Carl Gustaf si è stretto attorno alle vittime e alle famiglie ed ha abbandonato il viaggio in Brasile per tornare in Svezia. Domani bandiere a mezz’asta dal Parlamento agli uffici governativi tutti e alla Casa Reale. Intanto l’Europa ferita, nel giorno del terrore e del lutto dell’accogliente Stoccolma, si ritrova unita nel pensiero del premier svedese Kjell Stefan Löfven, il quale ribadisce che i valori svedesi di democrazia e di libertà non saranno mai messi in pericolo dall’odio, e nelle sue coraggiose parole Non ci sconfiggerete, non governerete le nostre vite, non vincerete mai.
Maria Anna Chimenti
Fonte Kungahuset (sito ufficiale Famiglia Reale di Svezia); Regerigen (sito ufficiale governo svedese); Polisen facebooklive; Afton Bladet TV-Vista Agenzia Televisiva Nazionale; BBC; Blitz; Ansa; Corriere.it; Rainews24; Tgcom24; Youtube e social network