« Albe e notti qui variano per pochi segni…[..] lento di mente, coperto di piaghe
per il mio letto di paglia, sono diventato la stessa cosa con il volo di una tarma che la mia scarpa
spiaccica sul pavimento, [mi sono identificato] con i giochi di luce – simili a kimoni
variopinti che l’aurora disegna sulle torri. Ho annusato nell’aria l’odore bruciaticcio
delle ciambelle dolci che viene dai forni Ho dato uno sguardo attorno, ho creato
arcobaleni su panorami di ragnatele, e ho immaginato petali lungo le inferriate del carcere,
mi sono alzato e sono crollato dove un minuto dura un secolo e i passi e i colpi susseguono continuamente,
e ancora no se se al festino sarò farcitore o farcito»,( Eugenio Montale, Il sogno del prigioniero, 1954).
Con queste parole Montale ha rappresentato magistralmente l’orrore vissuto dai nostri prigionieri reclusi nei campi di sterminio nazisti e la disperazione esistenziale di un’Italia , che nel 1945, è uscita devastata dal conflitto mondiale tra distruzione, morte, macerie ed un numero infinito di lutti.
“La Colonna della Libertà”,(Copyright GoticaToscana-Onlus), è il più importante evento storico-rievocativo d’Italia ed il più grande in Europa, ormai giunto alla sua 9° edizione, organizzato dal Nord Apennines Po Valley Park con la collaborazione di 5 musei storici italiani e varie associazioni, appoggiato dalla Presidenza della Repubblica e collegato alle Celebrazioni del 25 Aprile, col suo lungo convoglio di 170 mezzi militari ed oltre 450 figuranti in costume d’epoca, ha attraversato luoghi che sono stati teatro della II Guerra Mondiale. Le celebrazioni si sono aperte il 22 aprile in piazza Guercino a Cento di Ferrara con musiche anni ’40 e l’elezione di Miss Pin-up. Nei giorni successivi 23 e 24 aprile i mezzi sono transitati , sempre con partenza da Cento, attraverso località quali:Bevilacqua, Palata Pepoli, Camposanto, con sosta a San Felice sul Panaro, dove è stata officiata una cerimonia e deposta una corona d’alloro alla presenza del Sindaco Alberto Silvestri, varie autorità e numerosi partecipanti . La scelta di questa città non è stata casuale, perche’ ha dato i natali all’ammiraglio Mario Bergamini, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, morto al largo dell’Asinara il 9 settembre del 1943 a bordo del cacciatorpediniere Roma, affondato da bombe teleguidate tedesche FX-1400 sganciate dal maggiore Bernard Jope. Il comando tedesco, informato dell’armistizio e della partenza della flotta italiana da La spezia, diede ordine di attaccare le navi italiane che stavano andando a consegnarsi al nemico. In una telefonata col il Ministro De Counten, Bergamini confidò: « È un dramma. Non consegnerò mai le navi al nemico. Le porterò in un ancoraggio italiano o in un porto neutrale. Sento però che non ci rivedremo più. Ci auto-affonderemo».
“La colonna della libertà” ha poi proseguito per Medolla, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Moglia, San Benedetto Po con sosta in Piazza Teofilo Folengo ed esposizione dei mezzi militari per poi proseguire per Mirasole, Quingentole, Pieve di Coriano, Revere, Villa Poma, Poggio Rusco, Dragoncello, Malcantone, Pilastri,Burana, Bondeno, Santa Bianca, Casumaro,Cento. Nella giornata del 24 aprile i mezzi , compresi 3 carri armati, sono transitati per Corporeno, Sant’Agostino, Mirabello, Poggio Renatico, Chiesuol del Fosso entrando nella città di Ferrara da Porta Romana, con sfilata e sosta dei veicoli nel centro storico e proseguimento attraverso Porotto, Bondeno, Santa Bianca, Casumaro,Pilastrello, Pieve di Centro con rientro a Cento.
Il 25 aprile il corteo storico ha sfilato attraverso Renazzo Alberone, Finale Emilia,Gavello, Pilastri, Malcantone, Santa Croce, Sermide con arrivo a Felonica, sede del Museo della II guerra mondiale del fiume Po, “uno dei centri più importanti della memoria degli eventi bellici che si susseguirono nei territori lungo il grande fiume nel corso del secondo conflitto mondiale. Il museo raccoglie filmati, foto, documenti e cimeli originali appartenenti al periodo che va dalle prime incursioni aeree del 1944 sino al passaggio del fronte nell’Aprile del 1945”.
Dopo una lunga sosta a Felonica per dare la possibilità di visitare il Museo, il convoglio e’ poi ripartito alla volta di Quatrelle, Bondeno, Santa Bianca, Casumaro, Pilastrello con rientro e arrivo a Cento di Ferrara.
Si sono così conclusi i festeggiamenti della “Colonna della Libertà 2017” per il 25 aprile in concomitanza con le commerazioni del 72° anniversario della Liberazione., con l’ unico obiettivo di raccontare la storia d’Italia e la conservazione della Memoria Storica degli eventi della II Guerra Mondiale, per onorare i nostri morti e per non dimenticare……
Per ulteriori informazioni: www.goticatoscana.eu/IT oppure www.museofelonica.it
di Daniela Paties Montagner