Si è svolta oggi la 19sima tappa del Giro d’Italia : San Candido –Piancavallo , 191 km con partenza subito in salita con il Monte Croce Comelico al quale è seguita la salita di Sappada, per poi proseguire con una cinquantina di chilometri in pianura in direzione Tolmezzo, su strade mediamente ampie ed abbastanza in buono stato, verso il GPM di Sella Chianzutan con circa 12 km al 5% di pendenza media. Discesa difficile sul Garibaldi con alcune gallerie con fondo in porfido e poi ancora pianura sino all’ultima e ardua salita a soli 15 km dal traguardo il Piancavallo. . Una salita molto impegnativa, considerata la lunghezza, con una pendenza media ed anche quella minima identificabile nella zona del Bornass. La parte iniziale della salita presenta pendenze che toccano punti del 13% massimo ed una pendenza minima del 10% per i primi 6 km. Arrivo in fuga e trionfo sulla difficile salita del Piancavallo, dove il mitico Marco Pantani primeggiò nel lontano 1998, da parte dello spagnolo Mikel Landa e dedicata all’amico scomparso Michele Scarponi,. Un finale inatteso che ha sconvolto la classifica generale della 19esima e terz’ultima tappa del Giro del Centenario. La maglia rosa torna al colombiano Nairo Quintana con 38” di vantaggio sull’olandese Tom Dumoulin, che era già stato attaccato a 140 km dall’arrivo nella discesa di Cima Sappada per poi perdere ulteriore terreno nell’ultima salita del Piancavallo. Gran bella gara anche per Vincenzo Nibali, Pinot, Pozzovivo e Zakarin. Con la gara odierna si sono riaperti i giochi e in “ un minuto e trenta secondi” si registrano ben sei ciclisti che nella cronometro di domenica si giocheranno il tutto per tutto.
Questa la classifica generale: .
1 Nairo Quintana (MOV)
2 Tom Dumoulin (SUN) +38”
3 Vincenzo Nibali (TBM) +43”
4 Thibaut Pinot (FDJ) +53”
5 Ilnur Zakarin (KAT) +1’21”
6 Domenico Pozzovivo (ALM) +1’30”
7 Bauke Mollema (TFS) +2’48”
8 Adam Yates (ORS) +6’35”
9 Bob Jungels (QST) +7’03”
10 Steven Kruijswijk (TLJ) +7’37”
Domani 27 maggio 2017 grande attesa per la 20. Tappa del giro la Pordenone-Asiago .
di Daniela Paties Montagner