Si apre il mese di luglio e Cretone è pronta a svelarsi nelle sue tradizioni più autentiche e genuine. Già, il paese alle porte di Roma non è solo un paradiso da vivere nei primi giorni di calura estiva grazie alle sue acque termali che sgorgano naturalmente da millenni; è un caratteristico paese di origine medievale ed è un luogo di antiche tradizioni culinarie legate a doppio filo al prodotto di punta del territorio, l’olio extravergine di oliva DOP. E così “Pizza in Piazza”, l’evento che animerà l’1 e il 2 luglio la frazione di Palombara Sabina, rappresenta un’occasione gustosa per conoscere un piccolo borgo nascosto del Lazio e per riscoprire i vecchi sapori di una volta, con le pizze che saranno condite con i migliori prodotti del territorio.
Delizie da accompagnare, sabato 1 luglio su prenotazione, anche con un’antica specialità laziale come la “ciummacata”, ovvero le lumache preparate come vuole la tradizione romana: con pomodori, aglio, olio, sale, peperoncino e mentuccia romana fresca, una vera prelibatezza da mangiare con apposite forchette o con i classici stuzzicadenti di legno; una tradizione che in questo tratto della Sabina affonda le sue radici in un passato antico, quando in occasione della notte di San Giovanni – che veniva chiamata anche “la notte delle streghe” – i contadini si ritrovavano per una scorpacciata a base di lumache, vino, musiche e balli in piazza.
L’olio extravergine di oliva, l’oro verde della Sabina, legherà questi prelibati sapori e non mancherà la frutta di stagione – pesche, ciliegie e albicocche – altro vanto della produzione agricola locale. La birra e il vino scorreranno a fiumi e ogni serata sarà animata da spettacoli musicali che contribuiranno a creare quel clima di festa che solo nei piccoli borghi si riesce ancora a respirare. Organizzata dall’Associazione Culturale LiberaMente, con il patrocinio del Comune di Palombara Sabina e di Coldiretti, “Pizza in Piazza” apre ogni anno le porte ai curiosi che vogliono approfondire la conoscenza di Cretone e del suo territorio.
Le origini del primo insediamento di risalgono al VII secolo a.C., quando, il colle venne abitato per la prima volta, stabilmente, dalle popolazioni sabine; il villaggio arcaico seguì le sorti di tutto il territorio sabino in seguito alla guerra che nel 290 a.C. che portò i Romani, guidati dal console Manio Curio Dentato, a una schiacciante vittoria, che sottopose le città sabine al dominio di Roma. Circondato da ampie vallate, boschi e sorgenti di acqua, il paese presenta ancora il tipico aspetto di borgo medievale che si sviluppa intorno all’antico castello risalente al XIII Secolo e offre una magnifica vista su tutta la Sabina; le sue acque termali sono sulfuree, ipotermali e batteriologicamente pure e vengono utilizzate per scopi terapeutici. Per chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti, a pochi chilometri di distanza meritano una visita il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili e Palombara Sabina, che conserva il meraviglioso Castello Savelli.