«Addio Maestro. Addio Jannis Kounelis.
Mi ha chiamato il Maestro, dice che possiamo andare da lui martedì prossimo a lavorare. Mio padre, fino a quel momento, aveva chiamato Maestro solamente due artisti: Giuseppe Zigaina ed Emilio Vedova. Figure paterne,per lui. Rimasi attonito, non potevo crederci: Jannis Kounelis aveva accettato la nostra proposta, realizzare un nuovo lavoro grafico in collaborazione con la nostra Stamperia…[..]Eravamo felici, quella felicità quasi infantile, pura, fine a se stessa…[..]..Il giorno dopo, a Udine, nella nostra Stamperia, iniziammo a prepararci per le prime prove di stampa. Tagliammo i fogli dalla bobina di carta Hahnemuehle, preparammo l’inchiostro, Quello buono, quello della Charbonnel…[..] bagnammo i fogli ed il giorno dopo iniziammo le prove. Già dalla prima prova di stampa capimmo di essere davanti a qualcosa di grandioso. Un grande artista non è mai tale per caso. Kounellis aveva realizzato, ancora una volta, qualcosa di potente, che, senza ombra di dubbio, rimarrà nella storia della grafica», così Gianluca Albicocco ,figlio di Corrado, ha voluto omaggiare il Maestro scomparso a Roma lo scorso 16 febbraio 2017.
Fondata nel lontano 1972, nella cantina di Corrado Albicocco ad Udine, in collaborazione con Federico Santini, col passare del tempo la Stamperia Albicocco è diventata il punto di incontro di incisori di fama nazionale e internazionale, artisti che hanno affidato alla maestria di Corrado l’esecuzione di lavori importanti. E Corrado Albicocco, grazie all’utilizzo materiali di pregio, ha sempre cercato di ottenere l’optimum dosando con grande attenzione l’inchiostro per riempire lo spessore dei segni calcolando la giusta pressione del torchio, trovando il modo di valorizzare al meglio l’opera facendo combaciare perfettamente foglio e matrice. La realizzazione di una stampa d’arte è un’operazione molto complessa, dove esperienza, tecniche esecutive e soprattutto i materiali giocano un ruolo fondamentale. Corrado Albicocco ha dichiarato infatti: « I materiali sono sempre di grande qualità. Io non ho mai utilizzato un materiale di scarto per fare nemmeno una prova. Ogni fase del mio lavoro merita un materiale adeguato e un’uguale dedizione, come ad esempio la bagnatura giusta. Il mio impegno è sempre notevole sia che si tratti di un piccolo che di un grande lavoro, che l’autore sia un grande maestro o un ragazzo alle prime armi. Poi succeda quel che succeda, io sono pronto a giocarmi tutto». La stamperia d’Arte Albicocco, da piccola realtà artigianale si è sviluppata ed è cresciuta nel tempo, avendo da sempre l’obiettivo quello di collaborare con autori importanti, sia nazionali che internazionali. Nella stamperia di Corrado sono passati artisti di fama come ad esempio: Giuseppe Zigaina , Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova, Albert Merz, Jiri Kolar, Piero Dorazio, Armando Pizzinato, ed autori friulani già affermati come: Virgilio Tramontin, Aldo Colò, Carlo Ciussi, Franco Dugo, Tonino Cragnolini , Giancarlo Venuto e Giovanni Frangi che fecero della Stamperia Albicocco il loro punto di riferimento. Nel 1994 una nuova svolta importante, la scissione da parte di Corrado da Federico, che lasciando la AS decise di fondare, sempre ad Udine, in via Ermes di Collaredo, la Stamperia d’Arte Albicocco, dove ancor oggi ha sede e dove nasceranno dei prodotti editoriali preziosi ed in numero limitato. Sempre nel stesso anno, Corrado Albicocco, decide di dedicarsi a mostre d’arte incisorie, oltre ad ospitare – con cadenza annuale, una mostra monografica dedicata alla collaborazione tra la Stamperia stessa ed i vari Maestri del momento, così da creare, nel panorama artistico italiano, un progetto espositivo innovativo ed unico nel suo genere, sia per continuità che per qualità.
Nel 1994 è il caso della monografica di Giuseppe Zigaina, per poi proseguire con Maestri come Emilio Vedova,Safet Zec, Gianfranco Ferroni, Klaus Mehrkens e molti altri autori ancora. Particolarmente pregevoli anche le edizioni del Tavolo Rosso pubblicate in 35 titoli, di cui sedici, editi per le Industrie Zanussi. Si tratta di veri capolavori d’arte incisoria, in edizione limitata, rivolti a collezionisti colti e raffinati, ai quali hanno collaborato autori come: Andrea Zanzotto, Massimo Cacciari, Umberto Fiori, Paolo Crepet, Paolo Maurensig, Achille Bonito Oliva,Mauro Corona, e tra gli incisori, tra i molti: Giuseppe Zigaina, Safet Zec, Elisa Mestroni, Franco Dugo Carla Accardi , Giuseppe Bergomi, ed altri ancora, poichè l’elenco sarebbe infinito. Non a caso in un’ intervista Corrado Albicocco ha dichiarato: « L’artista per me è tutto. C’è poco da fare. C’è chi dice “ma tu ci metti del tuo”. Certo è naturale. Ma l’artista è tutto. Io rubo agli artisti con gli occhi, guardo, non so come dire, la pastosità, come creano le superfici r cerco di immedesimarmi nel loro lavoro per fargli sfruttare la tecnica più congeniale, per farli arrivare prima».
Questa passione e dedizione all’Arte ed ai Maestri di Corrado Albicocco, si puó cogliere in modo tangibile anche attraverso le numerose mostre d’Arte allestite in Friuli, e tra le piu’ recenti,: del 2013 a Villa Manin di Passariano “I sogni che volano – l’inchiostro nel segno – Stamperia d’Arte Albicocco ” un’esposizione di oltre 170 opere realizzate da Corrado Albicocco tra il 1974 e il 2013, dove tra le molte esposte: “Azzurro rosso su Nero” di Carla Accardi – una delle più grandi artiste del ‘900 italiano; “Ombre Cinesi e Cattedrali” di Pizzi Canella, “Le colombiadi” di Emilio Vedova – incisioni pregevoli realizzate nel 1992 per le celebrazioni della scoperta dell’America, ed una selezione di icone di Zigaina quali: “Transito”, “Verso la laguna”, “I girasoli” , “Mio padre”. E’ del 2015 l’esposizione presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato di Pordenone intitolata: Impressione Astratta che ha messo in mostra i capolavori grafici della Stamperia Albicocco, ripercorrendo 40 anni di lavoro della stamperia, con opere astratte e informali a firma di Emilio Vedova, Jannis Kounellis, Giuseppe Santomaso, David Tremlett, Carla Accardi, Massimo Poldelmengo Nunzio, Walter Valentini, Carlo Ciussi, Aldo Colò, ed altri ancora, sino all’esposizione più recente, realizzata a fine dicembre 2016 presso la Galleria Pizzinato di Pordenone e conclusasi nel mese di marzo 2017 dal titolo “Filando i remi”, dove sono stati esposti i Libri d’Arte e le Cartelle realizzate dalla storica Stamperia Albicocco con le Industrie Zanussi Electrolux. Una collaborazione decennale , a cavallo tra gli anni Novanta e il Duemila, quello col colosso industriale pordenonese, maturata con un percorso lento e complesso, tra dialogo,collaborazione e mecenatismo, e come segnalato dalla curatrice della mostra Alessandra Santin: «Un rapporto che non passa attraverso la semplice sponsorizzazione – il finanziare l’arte per l’arte -, in una dimensione strettamente “filantropica di pura liberalità. Tra la grande Azienda e la Stamperia non si sono intrattenuti sporadici rapporti di mecenatismo, caratterizzati da finanziamenti occasionali di mostre pubblicazioni, ma si è trattato di un dialogo e un .partenariato attivo che,..[..] ha comportato lo scambio o la messa disposizione di conoscenza, procedure, relazioni e modalità organizzative». In mostra i 17 Libri d’Arte e le 25 Cartelle realizzate grazie alla sinergia con il gruppo Zanussi , oltre ad alcuni video amatoriali a testimonianza di questa collaborazione durata dal 1994 al 2007, con testi e grafiche di esponenti di spicco del mondo della cultura, letteratura, poesia e dell’arte a livello internazionale tra i quali: Alda Merini, Paolo Maurensig, Marco Lodoli, Piero Guccione, Giuseppe Zigaina, Klaus Karl Mehrkens, Emilio Vedova, Luca e Ercole Pignatelli, Giovanni Frangi, e molti altri. Per celebrare il Centenario della Zanussi la Stamperia Albicocco ha realizzato una nuova Cartella d’Arte , che attraverso le opere di due giovani artisti pordenonesi Ludovico Bomben e Michele Tajariol affiancate da un testo del poeta udinese Pierluigi Cappello– “ interroga lo spirito del Tempo Presente nella curvatura perfetta della poesia, la cui forma sciolta è troppe volte estranea e inascoltata”.
Se da un lato Corrado Albicocco dichiara in un’intervista che «Tra lastra e foglio si consuma il gioco dello stampatore e si misura la sostanza del mestiere», il critico Guido Giuffrè a proposito di C.Albicocco ribadisce che :
«…lo stampatore interpreta, condivide
e nella condivisione sparisce.
Come un interprete musicale,
la sua statura è nella comprensione
del testo e nella capacità di restituirlo intatto,
non di aggiungervi di sé.
Se non è all’altezza, noi buttiamo via il pianista,
non Mozart, e se il pianista è grande
è di Mozart la vera grandezza».
di Daniela Paties Montagner