Buongiorno Federica, Lei è una figura professionale che rappresenta una novità qui in Trentino . Fa parte della categoria AMM – Accompagnatori di Media Montagna oltre che dell’Associazione Accompagnatori Trentino e dell’ Associazione Accompagnatori Val di Sole. Che differenza c’è tra una guida alpina ed un AMM?
Buongiorno Daniela! L’ Accompagnatore di Media Montagna è una figura presente in Trentino già da qualche anno in realtà, anche se, sono poche le persone che ne conoscono l’esistenza e soprattutto il ruolo. L’ Associazione Accompagnatori Trentino, così come la nuova nata Associazione Accompagnatori Val di Sole, sono state infatti costituite anche con il fine di promuovere questa figura, che oramai è presente in numero sempre più elevato nella nostra provincia. L’ Accompagnatore di Media Montagna, insieme alla Guida Alpina, è l’unica figura formata e quindi abilitata all’ accompagnamento di persone in ambiente montano. Ad entrambi compete l’accompagnamento attraverso sentieri e zone di particolare pregio naturalistico, ma all’ accompagnatore sono vietati i terreni innevati e quelli che comportano difficoltà richiedenti tecniche e materiali alpinistici quali corda, piccozza e ramponi, nonché le attività di torrentismo e canyoning. La guida alpina inoltre, non avendo il limite del terreno innevato, può condurre i propri clienti lungo ascensioni sci-alpinistiche o sciistiche ed insegnarne le relative tecniche.
Lei è della Val di Non e si è trasferita in Val di Rabbi, una perla alpina del Trentino. E’ giovane donna e sicuramente vivere in una valle trentina comporta vantaggi e svantaggi, non le mancano le comodità e la vita dinamica della città?
Sono nata e cresciuta in Val di Non, che certamente non è comparabile con una metropoli, però possiamo dire che è una zona che offre tutti i servizi e gli svaghi di cui un giovane può avere bisogno. A me non è infatti mai mancato nulla, e certamente non avrei mai pensato, fino a qualche anno fa, che mi sarei ritrovata a vivere in un piccolo paese racchiuso fra le montagne come è Piazzola, in Val di Rabbi. Quando ho fatto questa scelta ero abbastanza preoccupata, ma mi sono bastati pochi giorni per capire che avevo intrapreso la strada giusta. La mia grande passione è la montagna, e solo li mi sento a casa. Non mi mancano le comodità e non mi pesa per nulla dover scendere ogni giorno fino in Val di Non per lavorare, perché quando poi ritorno a casa, mi guardo attorno e ho la sensazione di essere in vacanza. Mi piace questa vita in mezzo alla natura e per questo mi reputo fortunata.
Cosa spinge una persona a diventare AMM ed a scegliere questa professione mossa sicuramente dalla grande passione per la montagna,ma non certo tra le più semplici?
Ha detto bene, la risposta alla sua domanda è proprio la grande passione per la montagna e la voglia di conoscerla e viverla fino in fondo, con tutte le sue difficoltà e con tutto il suo fascino, nella speranza di riuscire a trasmettere tutto questo anche agli altri.
Qual è l’iter da seguire per diventare AMM e qual è il percorso di studio? E’ previsto anche un esame finale di abilitazione? Ne possiamo parlare?
Per diventare AMM è dapprima necessario superare un test attitudinale che consiste in due prove pratiche (salita a tempo con annesso orienteering e valutazione capacità di movimento su vari tipi di terreno) e una prova scritta (quiz a risposta multipla). Superato questo si accede ad un ciclo formativo a frequenza obbligatoria della durata di 300 ore che viene spalmato lungo circa un anno solare e si suddivide in settimane di lezioni teoriche e pratiche. L’ultima fase dell’ iter è costituita dall’ esame di abilitazione, dove si viene valutati sia dal punto di vista pratico (gestione del gruppo, della sicurezza e valutazione delle capacità tecniche e di orientamento in ambiente), che da quello teorico (prova orale di verifica delle conoscenze acquisite durante il corso). Superato l’esame si può richiedere l’ iscrizione all’ elenco speciale degli AMM facente capo al Collegio delle Guide Alpine.
Vi sono delle normative che regolamentano la sua categoria professionale quale l’art. 21 della Legge quadro del 2 gennaio 1989, n.6 e l’art. 16 della Legge provinciale 20/1993. Cosa mi dice al riguardo?
Esatto, sono proprio queste le normative che regolamentano la mia professione. La prima è la Legge quadro del 2 gennaio 1989, n. 6 la quale, a livello nazionale, stabilisce che le regioni possono prevedere la formazione e l’abilitazione di accompagnatori di media montagna. E ne specifica ruolo e competenze come già ho precedentemente citato. La seconda è la Legge provinciale 20/93, attraverso la quale, la Provincia Autonoma di Trento individua la figura di AMM e ne descrive le caratteristiche.
So che la figura di AMM esiste già in altre regione italiane come ad esempio in Lombardia.Quante AMM vi sono in Trentino e da quando esiste ufficialmente una figura come la sua?
In Trentino si inizia a parlare di questa figura nel 2008, anno in cui termina il primo ciclo formativo con l’abilitazione alla professione di 52 accompagnatori di territorio, aventi le stesse competenze dell’ AMM ma con il limite dei 1800 metri di quota. In seguito vengono conclusi altri tre cicli fino al 2012, anno in cui il Consiglio Provinciale approva la modifica della legge che porta all’ introduzione della figura di Accompagnatore di Media Montagna. Nel 2014 vengono abilitati i primi 50 AMM. Attualmente, l’elenco speciale degli AMM, facente capo al Collegio delle Guide Alpine, conta 103 professionisti.
Reputo che esplorare le montagne o passeggiare nei boschi affidandosi a figure professionali come La sua o a delle guide alpine sia indubbiamente molto piu’ sicuro che avventurarsi da soli, senza cognizione di causa o la conoscenza dei sentieri, con rischio di smarrirsi tra questi spazi infiniti. E’ già capitato che persone inesperte o turisti improvvisati si siano smarriti tra le montagne? In questo caso intervenite voi o la protezione civile?
La montagna è tanto affascinante quanto insidiosa e sicuramente non è cosa semplice avventurarsi in percorsi poco conosciuti e magari dove si è facilmente esposti al pericolo, soprattutto se si ha poca esperienza. Sicuramente affidarsi alle figure professionali di accompagnatore di media montagna o guida alpina è una garanzia per esplorare con serenità questo mondo. Capita fin troppo spesso che persone inesperte necessitino di essere soccorse in montagna per svariati motivi e in questi casi è compito del Soccorso Alpino di portarle in salvo. Questo gruppo di volontari, dopo essere stato appositamente formato, assume le competenze necessarie per trarre in salvo chi si trova in difficoltà su ogni tipo di terreno. Molte guide alpine e accompagnatori di media montagna sono anche volontari del soccorso alpino, insieme a tanti altri amanti della montagna che decidono di mettere le loro capacità al servizio di chi ne ha bisogno.
Lei ha un limite territoriale o puo’ accompagnare turisti e persone in genere in tutto il Trentino?
Fortunatamente non ho nessun limite territoriale. Posso accompagnare persone in tutto il Trentino e senza limite di quota.
Ha una zona di preferenza o che conosce meglio di altre e che preferisce far visitare ?
Naturalmente la zona che preferisco e che conosco meglio è casa mia, quindi la val di Rabbi e in generale il gruppo montuoso dell’ Ortles-Cevedale. Però, devo dire che ho avuto la fortuna di girare molto in montagna e per tale motivo conosco bene tutto il Trentino Occidentale, quindi Adamello-Presanella, Brenta e Maddalene e in maniera discreta anche la zona orientale. Soprattutto il Lagorai e le Dolomiti. Appena posso scappo volentieri anche in Alto Adige.
Come vengono stabiliti gli itinerari delle sue escursioni?
Le escursioni che prediligo sono senza dubbio quelle che mi conducono nei luoghi più solitari e selvaggi. Non amo infatti i percorsi troppo affollati. Mi piace vivere la montagna nella sua totale naturalezza, e cerco gli ambienti più incontaminati. Amo i panorami aperti e verdi, dove si possono ammirare le vette più alte e rocciose e magari qualche nevaio. E se posso mi allontano anche dal sentiero perché mi piace l’idea dell’ esplorazione e della scoperta. Per me questo è il vero senso della montagna. Naturalmente non disdegno neppure le uscite con tappa in qualche malga o rifugio, dove si può gustare un buon piatto tipico e bere una meritata birra fresca.
In questo momento ci troviamo nella Val di Sole, una delle valli piu’ belle del Trentino, attorniata da gruppi montuosi come le Dolomiti del Brenta – Patrimonio mondiale dell’Umanità, il gruppo Ortles –Cevedale, l’AdamelloPresanella, oltre a numerosi Parchi e Riserve naturali. Con il Parco Nazionale dello Stelvio a nord e il Parco naturale Adamello Brenta a sud, la Val di Sole ha un’estensione di oltre 20.000 ettari. Lei conosce tutti questi territori?
Direi proprio di sì, li ho girati in lungo e in largo per anni e li sento ‘casa mia’.
Che tipo di allenamento e preparazione fisica prevede una figura come la Sua? Lei dove e come si allena e quante ore al giorno?
Diciamo che forse non sono la persona più adatta per rispondere a questa domanda in quanto, oltre ad essere geometra e accompagnatore di media montagna, ho anche la grande passione della corsa in montagna. Da qualche anno mi alleno con costanza perché partecipo a competizioni che mi portano a correre anche per 50 km con 4000 metri di dislivello positivo in montagna e per prepararmi a questo devo uscire praticamente ogni giorno. E’ un grosso sacrificio perché lavorando tutto il giorno, non è facile trovare la voglia per fare fatica la mattina presto o la sera dopo lavoro. Se non amassi così tanto la montagna, non ci riuscirei. Tralasciando questa mia parentesi di ‘sana malattia’, non credo che un accompagnatore si debba allenare come un atleta in quanto vi è una netta differenza tra i ritmi di una gara e quelli di un’ escursione con dei clienti. Ritengo però necessario avere un certo margine di forza, soprattutto nel caso in cui capiti un problema e risulti necessario spostarsi velocemente per risolverlo. A mio parere il giusto allenamento per un AMM è quello che si viene a creare nel momento in cui una persona sente il bisogno di muoversi in montagna perché ha il piacere di farlo e quindi, in automatico, si allena.
Lei pratica qualche sport in particolare?
Corsa in montagna e trailrunning durante l’estate e scialpinismo in inverno.
Reputo che la Sua professione copra tutto l’arco dell’anno, ovvero sia l’estate che l’inverno. Quali sono le attività che svolge prevalentemente a chi si affida a Lei durante i mesi caldi ed i mesi freddi?
Purtroppo questa professione si può svolgere solamente in estate in quanto il terreno innevato è per noi un limite. Nel periodo estivo noi accompagnatori proponiamo molte uscite di trekking in tutte le più belle zone delle valli di Sole, Pejo e Rabbi. Dalle escursioni più lunghe ed impegnative in ambienti selvaggi, ai percorsi naturalistici. Dall’ alba con colazione in malga, alla scoperta della Grande Guerra in montagna. E molto altro ancora.
Qual’e’ il messaggio che vuole inviare a tutti coloro che già conoscono e amano la montagna, oppure a quelli che si avvicinano a questa stupenda realtà per la prima volta?
Non vedete la montagna come qualcosa di impossibile. Lasciatevi conquistare dal suo fascino naturale e selvaggio. Non arrendetevi di fronte alla fatica e non preoccupatevi se il vostro respiro diventa affannoso. Pensate a quanta vita si nasconde dietro ad un cuore che batte forte…e sentitevi semplicemente vivi. Non posso usare altre parole per descrivere questa nostra stupenda realtà. Vi posso soltanto accompagnare a scoprirla, insieme a chi, come me, ha scelto di svolgere questa interessante professione.
La nostra grande passione è la montagna…Il nostro lavoro è trasmetterla.
Gentile Federica, La ringrazio molto per il tempo e l’attenzione che mi ha dedicato e Le porgo i miei migliori auguri per il suo lavoro e per il suo futuro.
Grazie a lei Daniela, per avermi dato l’opportunità di descrivere questa mia grande avventura, che dura da anni e non è ancora riuscita a stancarmi!
Intervista di Daniela Paties Montagner a Federica Iachelini, AMM Accompagnatore di Media Montagna, Val di Sole, 30 giugno 2017