Si è svolta martedì 11 luglio presso la sala “Caduti di Nassirya” di palazzo Madama e con il patrocinio del Senato della Repubblica, l’evento di commemorazione del genocidio di Srebrenica: “In Ricordo del Genocidio di Srebrenica: 1995-2017” introdotto dal Senatore Aldo Di Biagio, membro della Commissione Diritti Umani del Senato e promotore dell’iniziativa insieme alla Comunità di Bosnia ed Erzegovina a Roma, che ha ricordato come “Srebrenica non rappresenta solo il dramma di un popolo, ma una ferita aperta nel cuore dell’Europa e nella sua storia recente”. Di Biagio ha poi insistito sulla necessità di “uno sforzo comune e condiviso per cercare una pacificazione tra i popoli” ricordando il ruolo delle istituzioni, in particolare quelle italiane nella istituzionalizzazione dell’11 luglio come giorno di commemorazione del genocidio Srebrenica, dando seguito alla risoluzione del Parlamento europeo del 2009 già oggetto di atti parlamentari”.
La Dott.ssa Vesela Planinic, Ministro Consigliere dell’Ambasciata di Bosnia ed Erzegovina in Italia, ha osservato come ” Srebrenica, zona protetta, dalle Nazioni Unite si è trasformata nel più buio orrore delle Nazioni Unite e nel peggior crimine sul suolo europeo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Chiunque sia nobile , onesto e morale dovrebbe sentirsi umanamente obbligato a ridare dignità e fornire giustizia a coloro che sono sopravvissuti” sottolineando “una necessità di tutti noi qui riuniti che in questo modo, nella profondità del nostro essere, esprimiamo sincere condoglianze. Questo è il nostro impegno per il futuro delle nuove generazioni”. L’on. Giulio Marcon, membro del gruppo Parlamentari per la Pace, ha ricordato come “Tenere viva la memoria è un compito al quale non dobbiamo mai venire meno, tenendo ferma la consapevolezza di quello che è successo. Fare di tutto per custodire la verità è il modo migliore per custodire la pace” assicurando l’impegno presso le sedi parlamentari per realizzare iniziative in supporto di questa memoria.
La Vicepresidente dell’Associazione «Bosnia u srcu – Bosnia nel cuore» Slavica Josipovic ha ringraziato a nome dell’Associazione tutti coloro che negli anni hanno contribuito a realizzare la commemorazione del genocidio di Srebrenica soprattutto nelle sedi istituzionali. Ha poi osservato come “Srebrenica rappresenta la vergogna Europea” aggiungendo “Desideriamo che la comunità internazionale ci aiuti a creare finalmente una pace e una ripresa per la Bosnia”. Il giornalista e scrittore Luca Leone ha poi portato la sua esperienza di lavoro con le scuole sul tema di Srebrenica, raccontando come:” quando portiamo i ragazzi a Srebrenica sono inizialmente delusi, perchè avrebbero voluto andare altrove, ma poi conoscono la storia, i luoghi, la verità e sono contenti: acquisiscono una consapevolezza nuova. Partiamo con dei ragazzi e torniamo con degli uomini”. In conclusione è intervenuto il foto-reporter Mario Boccia, che ha proiettato un reportage fotografico su Srebrenica, ricordando come “la speranza non deve morire mai e non bisogna mai avere paura della verità” Boccia ha poi raccontato attraverso le sue fotografie, l’iniziativa di “insieme”, una cooperativa di donne bosniache di diversa provenienza e dall’elevatissimo valore morale e sociale, sorta in un territorio dove sono ancora forti delle divisioni. “Queste donne portano avanti la speranza, resistono e insieme ritorna il sorriso”. L’incontro è stato moderato da Fatima Neimarlija, Presidente dell’Associazione «Bosnia u srcu – Bosnia nel cuore» che in apertura dei lavori ha presentato “Ricordo”, il simbolo di Srebrenica: un fiore, realizzato a mano dalle donne di Srebrenica, che riflette la speranza per il futuro e la volontà di non dimenticare. L’assemblea ha osservato un momento di silenzio e raccoglimento in ricordo delle vittime.
Elisa Gestri