“Appeso alla tua assenza” di Daniele Vaira è una piccola raccolta poetica dal forte impatto. Forte, sì, perché è così che si presentano le sue poesie: profonde, vere, sofferenti a tratte.
L’autore, giovanissimo, perde la madre e il lavoro nello stesso periodo, si catapulta così, nella realtà delle parole così confortanti, a volte, così distruggenti altre.
Cosa può significare la perdita della madre? Tanto, troppo, tutto.
Daniele Vaira, a parole, trasforma il suo dolore in versi condivisibili con chiunque.
“Quadrato magico” e “La crisi” le poesie che m’hanno colpita di più, m’hanno lasciato un segno, quasi una cicatrice.
Daniele Vaira e le sue poesie meritano 5 stelle su 5.
Intervistato per l’occasione, ecco cosa dichiara:
Come nasce il tuo libro?
È nato in seguito a un periodo difficile della mia vita, in cui in poco più di un mese, tra ottobre e novembre dell’anno scorso, mi sono ritrovato a perdere la madre e il lavoro da giornalista. Il libro mi ha permesso di dare un senso al periodo e di tuffarmi in un progetto costruttivo. La morte di mia madre è stata il motore di tutto il processo creativo. Lei era anche il cuore della famiglia, la mia migliore amica e la persona che ha sempre creduto nelle mie capacità e mi ha sempre spinto perché non lasciassi mai da parte la scrittura. “Appeso alla tua assenza” non è però incentrato solo sul dolore, ma anche sulla rinascita. Grazie alla scrittura è come se avessi riattivato i sensi, intorpiditi dalla negatività di un momento tanto tragico da essere quasi grottesco.
Quale messaggio vuoi inviare?
Più che un messaggio vorrei raccontare un percorso e condividere degli stati d’animo. Mia madre, che era costaricana, mi ripeteva spesso un detto della sua Patria: “Non c’è un male che non venga come un bene”. Nei momenti difficili bisogna sforzarsi di alzare gli occhi dal proprio dolore e di guardare alle cose con una prospettiva diversa, cercando degli appigli e delle scintille di speranza da cui ripartire. Nel mio caso la famiglia, la capacità di valorizzare il quotidiano, ma anche la scrittura.
A quale pubblico è rivolto?
Alle persone a cui piacciono le sfide. Come quella di affrontare un libro di poesie che parla di morte e che non ha paura di dare cazzotti o di ripercorrere emozioni forti. Alle persone che sanno trovare la bellezza e la poesia non solo dentro un libro, ma all’interno delle proprie esistenze quotidiane, avendo la capacità di essere aperti e ricettivi di fronte ai dettagli. Il libro è rivolto chi affronta un momento negativo e ha perso per un attimo la speranza. La forza dei versi è quella di poter trasformare un fatto individuale in un ‘esperienza collettiva da condividere.
Leggi il mio libro perché…
Innanzitutto perché ha una bella copertina. Appeso alla tua assenza rappresenta poi un progetto piccolo, auto-prodotto, ma tenace e che può “volare” per farsi conoscere, come la coccinella protagonista del libro. Sulla pagina Facebook di Appeso alla tua assenza abbiamo scelto l’hashtag #lacoccinellavola ed è piaciuto. I lettori si scattano i selfie con la copertina in Italia e all’estero e continuano a farla viaggiare.
Progetti futuri?
Sto lavorando alla traduzione in spagnolo del libro per portarlo ai miei parenti costaricani. Poi sto cercando di portare la poesia in giro, nei locali, nelle associazioni e anche nelle scuole anche con l’aiuto della musica. La presentazione, spesso, prevede che la lettura dei versi sia accompagnata dalle note. Vorrei proporre versi dinamici e contemporanei, che arrivino a tutti, anche a quelli che non sono abituati a leggerli. Un reading in continua costruzione. Ed è per questo che sto proponendo ogni volta diverse poesie inedite. L’idea futura è quella di farle confluire in un nuovo libro legato ai temi della bellezza della felicità.
LINK PER L’ACQUISTO
Daniele Vaira, Appeso alla tua assenza, 73 pagine, prezzo di copertina 10 euro.