È un laboratorio artistico in continuo fermento quello di Claudio Belleggia. Incontriamo l’artista nel suo studio di Marina di Cerveteri in occasione di uno degli ultimi riconoscimenti per la sua attività, il primo premio ottenuto a fine giugno per il “Concorso per artisti pittori- premio Rotary Club Viterbo” con il dipinto olio su tela raffigurante papa Francesco. È così che ci addentriamo nel suo ultimo, prolifico, periodo di produzione artistica.
Oggi dedito per lo più all’utilizzo dei colori ad olio, l’autore, nel corso della sua carriera pittorica –che prosegue, incessantemente, da oltre quarant’anni- ha studiato e sperimentato varie applicazioni e soluzioni, dallo studio del chiaro-scuro alle correlazioni e interferenze cromatiche, dalle minuziose tecniche della puntasecca e dell’acquaforte, alla trasparenza degli acquerelli.
Una ricerca messa in atto dall’artista anche negli stili, dalle ispirazioni surreali all’accostamento all’astrattismo, tesa a definire una strada sempre più individuale ed esclusiva.
È in essa che di continuo si rinnova quel linguaggio, esclusivo veicolo della intensità poetica di cui si connotano le sue opere. Dalle terre ricercate delle sconfinate vedute agresti, prezioso retaggio di tradizioni e dimensioni antiche, ai colori brillanti delle marine, alle calde e remote suggestioni dei tramonti. Ogni tratto che Belleggia stende sulla tela rappresenta una nuova trascrizione del mondo nella sua realtà, ma anche e soprattutto nella reinterpretazione emotiva che ne rivela l’essenza più profonda.
Della capitale, con le sue imponenze monumentali che si stagliano sotto la levità del cielo, il tratto scrupoloso e mai esitante dell’artista restituisce il fascino di un’atmosfera silenziosa e remota nella veduta di Roma realizzata nel 2017.
Incede la figura umana in queste dimensioni sospese nel tempo. Già presente con le sue caratterizzazioni, dalle quotidianità rurali ad esclusive connotazioni referenziali e simboliche, anch’essa assume, così come ogni soggetto scelto dall’artista, un ruolo privilegiato in quello studio attento dell’interazione della luce con il colore. In una delle ultime opere, i bambini sulla spiaggia, è alla potenza dei raggi luminosi che l’artista affida il compito di definire le impressioni generate da ogni superficie. I contorni gradualmente si dissolvono per immergersi nelle trasparenze aeree di un istante che l’atto creativo cattura e reitera sulla tela. È in questo percorso che continua a definirsi quell’eterogeneo e privilegiato universo emozionale che l’autore trasmette attraverso i suoi dipinti.
Originario di Roma, Claudio Belleggia ha realizzato nel corso degli anni diverse mostre collettive e personali. Allo scorso giugno risale il prestigioso riconoscimento ricevuto per il ritratto di papa Francesco che ha ottenuto il primo premio per il “Concorso per artisti pittori- premio Rotary Club Viterbo”. Selezionata da una giuria di esperti, l’opera di Belleggia entrerà a far parte della Galleria dei papi del Museo di Palazzo Altieri a Oriolo Romano. A partecipare al concorso anche un’altra artista operante sul territorio, Anna Maria Berardi che ha conseguito il secondo premio con il ritratto di Benedetto XVI. “È stata un’esperienza bellissima ed emozionante –commentano i due autori- sinceramente non ci aspettavamo di raggiungere questi risultati”.
Entrambi gli artisti, insieme al Maestro Sigfrido Oliva, saranno presenti con una selezione delle loro opere alla collettiva organizzata da Filippo Conte, presso la sala espositiva comunale di via Ancona a Ladispoli, la cui inaugurazione è prevista per sabato 5 agosto.