Una full immersion di tre giorni nella cultura della Sabina, un territorio antico e ricco di storia, tradizioni e consuetudini millenarie. E’ quanto propone, dall’1 al 3 settembre, il “Folk Sabina Festival” di Poggio Moiano, che trasformerà il paese in provincia di Rieti in una grande vetrina delle eccellenze locali. Gastronomia, musica, dialetto, teatro, giochi e balli popolari: uno dei tratti più belli e incontaminati del Lazio sarà “raccontato” in ogni sua possibile sfaccettatura.
Il Festival ha preso vita due anni fa intorno a un appuntamento storico come “da Piazzetta a Piazzetta”, il percorso enogastronomico per le vie del vecchio borgo in programma in questa edizione sabato 2 settembre: i visitatori potranno scoprire i vicoli, le piazze e le scalette dell’antico Podio de Moiano, assistere allo spettacolo di un artista di strada e poi gustare un piatto della tradizione all’interno di un’antica cantina prima di ripartire verso una nuova tappa. Ad attendere le buone forchette sarà insomma un viaggio fra i migliori sapori del territorio, dalla pizza tipica nota come “fallone” ai “maccaruni”, una pasta all’uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca, dalla coratella agli arrosticini, fino alle carni alla brace e ai dolci della tradizione; il tutto impreziosito dall’olio extravergine d’oliva Sabina D.O.P., “l’oro verde” apprezzato già dagli Antichi Romani, da gustare sulle bruschette e pronto e che nobiliterà il gusto di molte ricette proposte. Di tappa in tappa, si potranno così scoprire gli angoli più belli dell’antico borgo tra musica, poesia, teatro e prodotti tipici.
Nel ricco programma dei tre giorni di festa spiccano i concerti dal vivo, gli spettacoli di poesia e di musica popolare, i vecchi giochi di piazza come la “morra” e lo “sbattimuro” e le degustazioni di pizze fritte. Grazie al “Folk Sabina Festival”, per un intero fine settimana ci si potrà immergere a pieno nelle tradizioni locali in un paese ricco di storia immerso in un territorio dalla natura rigogliosa. L’antico borgo conserva tante Chiese degne di nota come quelle di San Martino, San Sebastiano e Sant’Anna o la parrocchiale dell’Immacolata Concezione e San Giovanni Battista; gli amanti della natura potranno passeggiare nelle splendide faggete del Parco dei Monti Lucretili e merita una visita anche l’edicola campestre di Santa Liberata, meta di pellegrinaggio in epoca antica perché la Santa era ritenuta la protettrice dei bambini affetti da gravi malattie.