È stato un incontro che ha visto come protagonista la poesia ispirata all’amore –inteso nei suoi vari aspetti, sentimentale, filiale, fraterno- quello che si è tenuto a Tolfa sabato 12 agosto. “Una meravigliosa melodia… Poesia” è il titolo dell’evento che si è svolto in una delle sale della maestosa struttura cinquecentesca, ex convento dei Padri agostiniani, sede del Museo Archeologico Civico.
“È il quarto anno che organizzo questo incontro di poesia qui al Museo Archeologico” spiega l’artista e poetessa Adele Natali. “Si è cercato di unire poeti di Tolfa e di Roma –continua- questo gemellaggio dimostra che la poesia è internazionale ed è unica perché l’uomo è unico e, quindi, anche la forma di espressione lo è. La particolarità che distingue Tolfa è che qui ancora esistono i poeti a braccio, che si trovano in Abruzzo, nel Lazio e in Toscana, ultimi luoghi in cui si registra la presenza di questa tradizione”. Arte poetica che richiede molto esercizio e sicuramente grandi capacità creative, quella dei poeti estemporanei è una forma espressiva che ha origini antiche nel nostro Paese e che continua a vivere, oggi, anche nei caratteristici “contrasti” in cui i poeti si sfidano con versi improvvisati in ottava rima.
A presenziare all’incontro poetico e narrativo, accanto a Adele Natali, il poeta e scrittore Balilla Magnanti, il Sindaco di Tolfa Luigi Landi, il consigliere comunale Antonio Stefanini e Tomasa Pala, presidente del Circolo poetico Bartolomeo Battilocchio. “È stato un incontro tra poesia e musica –commenta Tomasa Pala- un evento bellissimo per Tolfa perché c’è stato anche un incontro tra paesi”. Presente, infatti, tra i poeti, Pierino Pennisi presidente dell’Apa, Associazione poetica di Allumiere. Tra gli obiettivi sottolineati da Pala quello di salvaguardare la tradizione poetica locale: “Gli scritti ci sono –spiega- ora bisogna porre l’attenzione sull’oralità”.
Dopo l’esibizione “in contrasti” dei poeti a braccio Agnese Monaldi e Mario Monaldi, ad interpretare la tematica dell’amore sono stati i versi di Antonio Stefanini, Tomasa Pala, Pierino Pennisi, Vincenzo Pierini, Sergio Pepe, Velleda Profumo, Marina Baiocco. Ad intervallare la declamazione dei versi, i brani di Barrios, Albeniz e Sabicas eseguiti dal Maestro Roberto Vallini, docente di chitarra classica al Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila.