Ancora una volta un intervento concreto di solidarietà del Friuli Venezia Giulia verso le regioni colpite dal terremoto. Il progetto #FVGxSarnano per la ricostruzione della scuola dell’infanzia Benedetto Costa di Sarnano (Mc), dichiarata inagibile a causa del terremoto del 2016, è infatti l’ultimo di una lunga serie di azioni di soccorso e assistenza che la Regione Friuli Venezia Giulia ha effettuato ,per mezzo della Protezione civile, nelle province di Rieti e Macerata.
Già nelle primissime fasi dell’emergenza ,dal 24 agosto al 21 ottobre 2016, ad Amatrice è stato allestito il Campo Friuli Venezia Giulia che ha permesso di garantire l’accoglienza della cittadinanza colpita dal terremoto, ed a soli 10 giorni dalla scossa principale è stato realizzato con il Genio militare e i Vigili del fuoco della Calabria, un bypass sul torrente Castellano per ripristinare i collegamenti tra Amatrice e le sue frazioni. Sono stati anche installati 70 moduli abitativi per le aziende agricole delle aree rurali in provincia di Macerata e 2 strutture modulari da 60 e 120 metri quadrati, utilizzate come refettorio in Comune di Cessapalombo (Mc).
Per la scuola materna Costa la Regione ha stanziato 2.160.000 euro, ai quali si sono aggiunti oltre 585mila euro raccolti dalla Protezione civile grazie alla generosità dei cittadini, delle associazioni e di alcune imprese friulane, oltre a fondi provenienti dal Conto termico 2.0 dell’ente Gestore dei servizi energetici (Gse). La scuola è stata costruita in tempo record grazie al rispetto di un serrato cronoprogramma: il 20 aprile 2017 è iniziata la demolizione dell’edificio preesistente; l’8 maggio è stata posata la prima pietra della nuova struttura e solo dopo una settimana sono state gettate le fondamenta. La struttura portante è stata completata il 15 luglio, e il 30 agosto, dopo 108 giorni dall’inizio dei lavori strutturali, l’edificio scolastico è stato ultimato, garantendo le massime prestazioni di sicurezza antisismica ed antincendio. La struttura ha una superficie utile di 1.150 metri quadrati ed è dotata di un’area verde di 1.200 metri quadrati, ed è stato realizzato a piani sfalsati (con 2 piani terra), a causa della morfologia in pendenza del sito, ed è in grado di ospitare 4 sezioni, accogliendo sino a 150 persone tra bambini e adulti e una zona ‘nanna’ nella quale possono riposare fino a 30 bimbi. Tutti gli spazi sono privi di barriere architettoniche e dotati di finiture con pavimenti
Per la realizzazione della scuola sono stati utilizzati: 1.000 metri cubi di calcestruzzo, più di 70.000 chili di acciaio,11,6 chilometri di tubazioni per l’impianto di riscaldamento a pavimento, 10 aghi geotermici nel terreno di 140 metri di profondità ciascuno per una potenza installata di 75 kw. Data la sua resistenza la scuola potrà essere considerata “costruzione strategica”nel piano comunale di emergenza ed “eventualmente” utilizzata come ricovero per gli sfollati in caso di calamità. L’involucro è stato realizzato con strutture portanti già isolate con uno spessore totale di 50 centimetri e con serramenti, in triplo vetro, al fine di garantire le migliori prestazioni termiche e acustiche; inoltre gli impianti consentono un consumo ridotto di energia, tale da far rientrare l’edificio nella classe energetica A++++, classificandolo come edificio a consumo quasi zero. La struttura è dotata altresì di autonomia energetica grazie ai pannelli fotovoltaici che garantiscono una produzione di energia elettrica di 42 kw di potenza e sono connessi a un pacco di batterie che immagazzinano 25 kw, oltre a disporre di riscaldamento radiante a pavimento, una copertura a pannelli solari termici per la produzione di acqua calda, oltre ad un impianto di illuminazione a led.
di Daniela Paties Montagner