Nuovo boom del Festival , che quest’anno è giunto alla sua 18^ edizione, divenuto sede di prime mondiali consolidando il suo ruolo di progetto culturale che genera economia. Oltre il 50% di fundraising privato, oltre 1800 “amici” , rinnovata anche quest’anno la partneship col Salone del Libro di Torino, oltre a quella con Treccani. Mediaprtner della manifestazione la RAI con programmi e collegamenti costanti. Pordenonelegge si è concluso quest’oggi dopo 5 giorni. Tra gli eventi più significativi e prestigiosi , per menzionarne uno : il lancio mondiale della nuova avventura di Corto Maltese, “Equatoria” (Rizzoli Lizard) che i due autori, gli spagnoli, Juan Diaza Canales e Ruben Pellejero, hanno presentato a Pordenone prima che in qualsiasi altra città europea.
Durante l’incontro stampa, Gian Mario Villalta con Giovanni Pavan-Direttore – Presidente della Fondazione Pordenonelegge e Michela Zin .Direttore , ha tracciato un breve bilancio del festival e dichiarato: « L’editoria guarda a pordenonelegge come al punto d’incontro privilegiato fra autori e pubblico . Per questo fra le oltre 40 anteprime di questa edizione spiccavano pubblicazioni in fase di lancio internazionale e persino mondiale: come “L’uomo che inseguiva la sua ombra”, nuova tappa della saga Millennium affidata allo scrittore svedese David Lagercrantz, che proprio da pordenonelegge è partito per la presentazione del suo nuovo libro. E’ stato un festival scandito dalle novità di grandi padri della letteratura contemporanea, come Luis Sepúlveda, Lawrence Osborne, David Lodge. Ma anche un festival attento al suo tempo: abbiamo coltivato con passione il tema dei giovani, dai Millennium alla generazione Z, e proprio da pordenonelegge la giovane modella e autrice francese Victoire Dauxerre ha lanciato il suo coraggioso allarme per la pressione del mondo della moda sul corpo delle giovani donne costrette a sfilare in taglia 36 o 38. Pordenonelegge si conferma realtà di riferimento per il Salone del Libro di Torino e da quest’anno è partner di Treccani per i progetti intorno alla lingua italiana. Last but not least, ha avviato una media partnership con la Rai che proprio da Pordenone è andata in onda con programmi, collegamenti e dirette, aggiornando nei tg e notiziari regionali e nazionali, lasciandoci la consapevolezza di essere percepiti come evento culturale ‘must’ dell’agenda italiana».
«Una consapevolezza che, insieme alla soddisfazione per i risultati raggiunti, ci riempie di responsabilità per edizione 2018 – ha aggiunto Giovanni Pavan – ma che sarà di slancio per ripartire. I numeri sono stati decisamente importanti anche per questa edizione 2017, malgrado il maltempo. Sold out le location degli incontri ma anche i luoghi in cui si acquistano i libri: segnale di maturità di un pubblico che sceglie i suoi temi, i suoi autori, i suoi strumenti di crescita culturale. Soprattutto, stiamo raccogliendo quello che in questi anni abbiamo seminato: in una città a vocazione manifatturiera quale Pordenone la Festa del Libro, con le sue ‘prime’ 18 edizioni, si è attestata quale elemento economico prezioso per il suo territorio, visto che per ogni euro investito sul festival ne ricadono in provincia altri 7, e più. Una ‘redditività’ altissima a dimostrazione che la cultura genera economia, come si riconosce finalmente anche a livello di governance».
«I primi dati di monitoraggio rispetto ai contatti web e social confermano che è stata una grande edizione anche nel rapporto interattivo col pubblico..[..] Un risultato andato di pari passo con l’efficienza della macchina organizzativa anche nelle criticità del maltempo. Per fortuna il cielo di Pordenone è stato clemente nel fine settimane, malgrado giornate difficili per il meteo in Friuli Venezia Giulia. Dai prossimi giorni, in vista del 2018, l’impegno sarà quello di rilanciare il gioco di squadra con la città per darci nuovi obiettivi di crescita da condividere insieme a pubblico e istituzioni», ha così concluso il Direttore di Fondazione Pordenonelegge –Michela Zin.
Per ulteriori informazioni: www.pordenonelegge.it
di Daniela Paties Montagner