“No Waste – Yes Art” è il titolo della rassegna d’arte contemporanea che verrà inaugurata questa sera, venerdì 29 dicembre, alle ore 17.30 presso le sale di Palazzo Ruspoli a Cerveteri. In mostra le opere di artisti provenienti da varie regioni d’Italia.
“Nel gioco di parole del titolo emerge lo spirito provocatorio che sottintende all’iniziativa –si legge nel comunicato dell’evento- con opere di denuncia che aprono alla contaminazione tra cultura alta e l’impuro, gli scarti ossia i simboli della storia dell’uomo che mantengono le energie latenti espressive da recuperare. Il percorso espositivo ideato si struttura, quindi, su un doppio binario interpretativo ove si alternano visioni naturalistiche di rara bellezza a composizioni dolenti determinate dalla malevolenza umana nei confronti dell’ambiente ad esaltare, da un lato, la potenza vitale della Natura nella straordinarietà variegata delle sue espressioni pure nella forza devastante quando abusata e, dall’altro, la superbia dell’uomo che come Icaro per delirio di onnipotenza brucia le sue ali nell’incapacità di staccarsi dal falso ed illusorio benessere, rifiuto tra i suoi stessi rifiuti, e condannar la Terra alla distruzione prima del tempo naturale”.
L’iniziativa rientra nel progetto “Un’Oasi di Arte”, promosso dalle associazioni “Interpolis” e “Marevivo” con il patrocinio dei Comuni di Ladispoli e Cerveteri e la collaborazione del Servizio Aree Protette della Città Metropolitana di Roma Capitale e Cittadellarte-Fondazione Pistoletto attivo presso il Monumento Naturale della “Palude di Torre Flavia”: “Uno scrigno naturale di bellezza e biodiversità distribuito per quaranta ettari sulla linea costiera nord di Roma, nel territorio caerite, caratterizzato da un’articolata varietà di paesaggio, comprendente micro-aree umide a canali e stagni più ampi (che consentono all’avifauna migratoria, anche specie a rischio estinzione di soggiornare e riprodursi in un ambiente ideale) fino alle dune per declinare con dolcezza al mare –si legge ancora nel comunicato- Una zona di protezione speciale ai sensi della Dir. 79/409/CEE con oltre 500 specie di piante ed animali, di cui 180 specie di uccelli alcuni anche a rischio estinzione (come il fratino ed il corriere piccolo), inserito nella rete dei siti LTER (Long Term Ecological Research, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), minacciata dall’incuria e dall’inciviltà umana che ne contamina gli spazi compromettendone il delicato ecosistema”.
“Un dialogo intenso ed appassionato s’instaura tra le opere e lo spettatore -proseguono gli organizzatori- nel quale viene a proclamarsi l’autonomia ideologica dell’arte capace di offrire punti di osservazione alternativi in virtù dell’effetto perlocutorio dei segni inseriti in un determinato schema interazionale capace di contribuire all’abbandono della concezione egocentrica verso la rinascita delle relazioni umane e sociali in un’ottica di reciprocità e complementarità, subordinata ai concetti di rispetto, condivisione e collaborazione con l’ambiente circostante e l’Altro da Sé. Un canto di amore modellato nella gestualità segnica e cromatica che, nel denunciare la degenerazione ambientale in atto prodotta dalla società feticista della merce figlia del consumismo, diventa un viaggio all’interno delle contraddizioni della moderna società, lacerata dalla scissione del sapere e dalla frammentarietà dell’Io continuamente affannato alla ricerca della perduta identità”.
All’arte il compito di comunicare, anche, l’importanza della tutela delle risorse del territorio: “La mission è contribuire al processo formativo di nuove strategie d’intervento orientate alla conservazione, preservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico e storico-archeologico del nostro territorio attraverso la creatività concretizzantesi in percorsi aggregativi e collaborativi basati sulla condivisione delle esperienze e finalizzati all’adozione di “buone pratiche” per la sua difesa, nonché inserire l’Oasi in un circuito di mostre ed eventi artistici a carattere locale, nazionale ed internazionale secondo la formula dell’artist in residence”.
In mostra le opere di: Nadia Cesarini, Daniele Bartocci, Giuseppe Portulano, Stefania Zini, Stefania Verderosa, Nicola Spanò in arte Nik SPA, Piergiorgio Maiorini, Anna Maria Conforti, Laura Laurini, Gianluca Taranto, Chicca Savino, Biagio Castilletti, Andrea Puca, Gigalle Romeo, Monica Di Folco, Alessia Ziccardi, Sonia Orsini, Roberto Cortignani, Anna Tonelli, Il RiciclAbile-Laboratorio PegasusCentroDiurno di Ladispoli.
La mostra “No Waste – Yes Art” sarà visitabile presso le sale espositive di piazza Santa Maria fino a lunedì primo gennaio 2018, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 20.