Presso l’area sportiva del Centro Residenziale La Pergola di Cisterna, struttura riservata ai minori stranieri non accompagnati, si sono disputati i Giochi internazionali Studenteschi, giunti alla seconda edizione. Un evento significativo a livello sociale che ha visto la partecipazione degli studenti appartenenti al liceo Ettore Majorana di Latina e al Campus dei Licei M. Ramadù di Cisterna.
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Coni Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Cisterna di Latina.
Da rimarcare l’eccellente lavoro organizzativo, sotto la direzione tecnica del responsabile dell’area educativa de La Pergola, Ivan Fausti, del direttore Luca Faggioni e della responsabile del Dipartimento di Scienze Motorie del Liceo Majorana, la professoressa Loredana Visciola.
Prezioso il contributo fornito da tutti gli operatori del Centro, oltre che dagli insegnanti Alfredo Ghilardi (Campus dei Licei M.Ramadù), Maria Caliendo, Gabriella Ceccarelli, Giuseppe Peluso Cassese (Liceo Majorana). Le discipline sportive, che hanno visto gareggiare e confrontarsi i giovani partecipanti del Centro La Pergola con gli studenti di Latina e Cisterna, sono state i 100 metri piani, la staffetta 4×100 metri, il lancio del giavellotto, il lancio del peso, la resistenza peso, il tiro a segno, la pallavolo e il dodgeball.
Fondamentale il sostegno dell’imprenditore Giovanni Combusti, responsabile area dell’azienda Daikin, che ha donato le maglie ufficiali dei Giochi a tutti i partecipanti. La cerimonia di premiazioni è stata anche presenziata dalla professoressa Rosa Petrillo, presidente comitato provinciale Unicef.
Presente anche un delegato della Fipav provinciale, mentre il rappresentante degli studenti, il giovane albanese Beniamin H., ha voluto sottolineare l’importanza di vivere lo sport con l’obiettivo di superare ogni pregiudizio.
Per prevenire forme di marginalità sociale e per favorire inclusione e integrazione, lo sport è uno strumento educativo e formativo capace di superare qualsiasi barriera.
Il gioco allena i giovani alla vita sociale, apre le porte alla vita sociale. Il gruppo come luogo di inclusione e strumento di lavoro per favorire l’integrazione tra giovani provenienti da Paesi diversi: il progetto dei Giochi Internazionali Studenteschi ha avuto l’obiettivo di favorire la valorizzazione della diversità culturale e della dimensione internazionale, di facilitare l’integrazione sociale e scolastica degli studenti extracomunitari, per la prevenzione del pregiudizio, dell’intolleranza, della discriminazione e per lo sviluppo di un senso di appartenenza al territorio.
“Con questi Giochi studenteschi – conferma il responsabile organizzativo Ivan Fausti – abbiamo creato degli spazi inclusivi per condividere insieme dei momenti significativi, nonostante le provenienze diverse anche con un background didattico differente, ma quando riesci a creare questi spazi di condivisione succede che i muri vengono giù da soli, quindi l’integrazione è un processo automatico molto naturale, perché attraverso lo sport si abbattono facilmente le barriere. Noi come educatori e insegnanti abbiamo un compito importante e delicato per raggiungere risultati visibili: progettare e realizzare questi spazi interattivi di condivisione e compartecipazione, di scambio culturale, di reciproca conoscenza. La chiave sta nella percezione della diversità come ricchezza e non come paura; la differenza non come limite alla comunicazione, ma come una risorsa, un fatto ineluttabile con cui confrontarsi o meglio, un diritto. Occorre, quindi, lavorare tutti insieme perché l’incontro con l’altro sia sempre un confronto e mai una discriminazione”.