La violenza sessuale: stupri, tentati stupri, molestie fisiche, atti di esibizionismo, telefonate oscene, ricatti sessuali, apprezzamenti volgari, è una delle forme di maltrattamento (fisico, psicologico, economico e sessuale) che la donna è costretta a subire sin dalla più giovane età. Essa si colloca tra i reati sessuali quando si costringe qualcuno ad avere rapporti sessuali non consensuali. Rientrano tra i delitti a sfondo sessuale: lo stupro, un evento che si verifica senza il consenso della vittima che viene minacciata, violentata o costretta a rapporti orali, il tentato stupro e gli atti di libidine violenta. Tale definizione comprende entrambe le forme di abuso: parziale o completo. L’aggressione sessuale invece si riferisce alle minacce, alle tentate o reali aggressioni fisiche. Tra le forme di violenza sessuale rientra lo stalking (letteralmente fare la posta) la cui definizione riguarda una particolare condotta, diretta ad una specifica persona e caratterizzata da ripetuti pedinamenti visivi o fisici, da forme di comunicazione non consensuali, da minacce implicite, verbali o scritte. In breve, un repertorio comportamentale che può causare paura nella vittima designata. Lo stalker (letteralmente molestatore in agguato) si muove con l’intento di suscitare nelle vittime un’intensa paura (timore di un danno fisico). Negli Stati Uniti ogni due minuti e mezzo qualcuno viene sessualmente abusato (ossia 1 donna americana su 6 ed 1 uomo su 33 sono vittime di violenze sessuali) e da ricerche condotte in questo Paese emerge che il 44% delle vittime di abusi sessuali sono al di sotto di 18 anni, il 15% sono al di sotto dei 12 anni e l’80% al di sopra dei 30 anni.