Nata a dicembre 1989, la Lega Arcobaleno è una Federazione di associazioni impegnate sui problemi della disabilità e degli handicap, che in quasi 30 anni di lavoro ha collaborato con organismi come il Comitato Tecnico per le Patenti Speciali ai disabili e i Tavoli Trenitalia ed ENAC per l’accessibilità di treni, stazioni aerei e aereoporti ai portatori di handicap; e ha partecipato all’ elaborazione di importanti leggi nazionali (come le leggi quadro sull’ handicap 104/1992 e 328/2000 sulla riforma dell’ assistenza) e della Regione Lazio.
A Tivoli, il convegno “DOPO DI NOI”, di cui la Lega sta attualmente valutando le conseguenze, è stato organizzato per esaminare gli strumenti pubblici e privati esistenti oggi in Italia per sostenere le cosiddette fragilità sociali. A due anni dalla Legge 112 del 2016, meglio conosciuta come “Legge sul Dopo di Noi” ( il nome fa riferimento alla difficile situazione di quelle famiglie con figli portatori di handicap e genitori già in età avanzata), è stato fatto il punto della situazione odierna, per superare le criticità e valorizzare quelli che sono i lati positivi della normativa.
La Regione Lazio, i Comuni capofila Tivoli e Olevano Romano con i loro circa 50 Comuni di riferimento, la direzione sanitaria dei Distretti Roma 5 .3 e 5.4, le associazioni e il Notariato sociale ( che in tutta Italia si occupa di contratti di convivenza, sostegno al volontariato, raccolta con i Comuni delle Disposizioni Anticipate di Trattamento Sanitario da parte dei cittadini, ecc…), si sono confrontati coi cittadini in un’ accesa tavola rotonda all’ americana, seguìta alle relazioni congressuali. Sono intervenuti il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, il consigliere regionale Laura Cartaginese, l’ assessore alle Politiche sociali M. Luisa Cappelli, il segretario generale del Comune di Tivoli, Lucia Leto, il presidente per il Lazio della FISH, Federazione Italiana Superamento dell’ Handicap, Daniele Stavolo, il presidente nazionale Vincenzo Falabella, il direttore del distretto Asl di Roma 5.3, Adalgisa De Arcangelis, i consiglieri del Notariato sociale Pierluisa Cabiddu e Gianluca Abbate, il presidente vicario della Consulta Regionale, Guido Trinchieri, il presidente per Tivoli dell’ ANGSA, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, Danilo Pistillucci, e per il Lazio, Danilo Catania, il consigliere dell’ ANFFAS di Subiaco, Fulvio Lauri, Alessandra Colonna, presidente della Lega Arcobaleno di Fiumicino, e gli avvocati Enrico Iannucci (avvocatura del Comune di Tivoli) ed Elisabetta Gentile.
La presidente della Lega Arcobaleno, Anna Benedetti, soddisfatta per la buona riuscita dell’ incontro, s’ è detta disponibile a realizzare anche in Abruzzo un’ analoga iniziativa, possibilmente in un finesettimana nella prima metà di luglio, nei pressi di Carsoli, in Provincia de L’ Aquila (gli interessati possono rivolgersi ad annabenedetti40@gmail.com). Questo convegno, aggiungiamo, è stato anche un sincero – quanto doveroso – omaggio al precedente presidente della Lega, Bruno Tescari, scomparso nel 2012. A lungo acceso ( ma mai fanatico) militante radicale, fondatore e presidente del FRI, Fronte Radicale Invalidi, dal ‘ 76 all’ 83, Tescari attraversò l’ intera stagione delle campagne e dei referendum radicali per i diritti civili degli anni ’70- ’80, e fu protagonista delle lotte per l’ abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici aperti al pubblico, il rilascio del “contrassegno” per la libera circolazione degli autoveicoli delle persone non deambulanti, l’accessibilità dei mezzi di pubblico trasporto ai portatori di handicap. Presidente di organismi come appunto la Lega Arcobaleno e la Lega Nazionale per il Diritto al Lavoro degli handicappati, autore di libri sui diritti dei cittadini con handicap, graffianti quanto ironici ( come “Ghetto per sani” e “Il Kamasabile”, sulla sessualità dei disabili), Bruno s’era impegnato anche in campo internazionale. Negli anni ’80, infatti, come Segretario dell’ “Associazione contro lo sterminio per fame”, da lui fondata, era riuscito – dopo aver raccolto la firma di 13 Premi Nobel per la Pace in calce a un Manifesto scritto da lui stesso – a concordare una tregua tra il Governo del Sudan e i guerriglieri, per far circolare nell’ intero Paese alimenti e medicinali per la popolazione colpita dalla guerra interna( preludio all’attuale tragedia del Darfur): ricevendone pubblico ringraziamento dalla Croce Rossa Internazionale.
Fabrizio Federici