Ad oggi il Corridoio ha perso la sua funzione originaria di passaggio interno trai due edifici ed è un piccolo museo a parte rispetto alla celebre Galleria.
L’ingresso al passaggio si trova al primo piano della Galleria degli Uffizi, dietro ad un portone quasi anonimo. Probabilmente la maggior parte dei visitatori che affollano ogni giorno le sale degli Uffizi ignora del tutto che dietro ad un accesso così anonimo si nasconda invece un grande tesoro.
Fu realizzato dal Vasari nel 1565 su richiesta di Cosimo I de’ Medici, in occasione del matrimonio del figlio Francesco I con Giovanna d’ Austria. Il passaggio, iniziato nel Marzo del 1565 fu terminato in soli 5 mesi, in tempo per le nozze che furono celebrate il 16 Dicembre dello stesso anno.
Grazie a questo percorso sopraelevato i Medici si garantirono la possibilità di spostarsi liberamente ed in tutta sicurezza tra la loro residenza in Palazzo Pitti e la sede del Governo in Palazzo Vecchio.
Già il progetto originale del Vasari, il Corridoio prevedeva delle piccole finestre ed affacci sulle strade sottostanti il passaggio e sull’ Arno. A questo proposito furono tempestivamente spostate dal Ponte Vecchio le botteghe dei macellai, che non offrivano uno spettacolo ed odori certamente piacevoli per i Granduchi e dei loro ospiti. Al loro posto furono collocate le botteghe degli orafi, che ancora oggi caratterizzano il ponte più famoso di Firenze.
L’ idea di entrare in un luogo non accessibile a tutti e quindi in qualche modo privilegiato e quasi misterioso, rende senza dubbio la visita al Corridoio ancora più emozionante ed affascinante.
La notizia è che dal 2021 il Corridoio Vasariano, quei 760 metri ‘sospesi’,sarà aperto al pubblico, anche se su prenotazione e con limitazioni legate alla sicurezza (massimo 125 persone alla volta). Ogni anno 500mila turisti avranno la possibilità di visitare quello che è considerato il corridoio più bello del mondo che porterà nelle casse delle Gallerie degli Uffizi oltre 10 milioni di euro l’anno. I lavori di messa in sicurezza e riallestimento partiranno non appena Invitalia avrà assegnato il bando di gara a chi dovrà realizzare le opere. Poi si stimano 18 mesi di lavori prima del taglio del nastro. Per questo, nei giorni scorsi, alla presentazione del progetto esecutivo il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha cautamente indicato come anno di inaugurazione il 2021, sperando di non essere smentito dai tradizionali ritardi italiani.
I lavori, che costeranno 10 milioni di euro, già finanziati dal ministero (anche con fondi europei) serviranno per offrire completa accessibilità ai disabili, un impianto di climatizzazione, cinque uscite di sicurezza (tra cui una ricavata all’interno di un vano di un pilone del Ponte Vecchio risalente al dopoguerra), un’illuminazione a led a basso consumo energetico e un sistema di video sorveglianza. Previsti anche interventi di consolidamento strutturale e di restauro degli interni: dagli intonaci al pavimento…
L’idea di entrare in un luogo non accessibile a tutti e quindi in qualche modo privilegiato e quasi misterioso, rende senza dubbio la visita al Corridoio ancora più emozionante.