Sono universi in continuo movimento quelli che si liberano nelle opere di Sonia Orsini. Incontriamo la pittrice a Ladispoli, la città nella quale oggi risiede ed in cui ha avviato quel cammino nell’arte che l’ha guidata ad un’interpretazione pittorica sempre più personale nella quale, gradualmente, l’eloquenza delle forme confluisce nella forza espressiva del colore.
Originaria di Roma, trasferitasi nella città del litorale laziale nel 1996, il disegno, come lei stessa ci racconta, l’appassiona ancora adolescente. “Ho amato il disegno sin da bambina – ricorda – venivo sempre premiata nei concorsi che si facevano a scuola, ai quali partecipavo”. Un interesse, quello per le arti figurative, che riprende a coltivare negli anni successivi con la realizzazione di alcune tele, per lo più paesaggi e nature morte, che rappresenteranno un veloce trampolino verso quelle libere evoluzioni cromatiche che presto caratterizzeranno le sue opere. Oggi molto attiva negli eventi artistici del territorio, dalla prima mostra a Ladispoli, nella sala espositiva comunale nel 2011, l’artista espone, nel corso degli anni, in numerose collettive e mini personali svolte a Roma e in diverse regioni d’Italia, tra cui l’Umbria ed il Veneto.
Quella della pittrice è un’elaborazione costante dei soggetti che prende il via da avvenimenti e peculiarità della società, ma anche da quelle immagini, rappresentative, di alcuni ambienti o situazioni, che cattura e custodisce per poi dar vita, nel suo studio, ai dinamici mondi in cui i colori fluidamente convergono nei tratti veloci di eleganti dimensioni eteree. Dalla storia e dalla mitologia l’autrice attinge significati e simbologie che nelle sue opere si traducono in elementi che, non di rado, intensificano il dialogo con l’osservatore.
Nella serie delle marine le soluzioni cromatiche lasciano affiorare i soggetti da scenari in cui il tempo, sospeso, suggerisce il convergere di spazi remoti ma in continuo movimento. In questo percorso pittorico, l’autrice, attraverso la costante ricerca nel colore, traduce gli acrilici in tinte brillanti, contrapposizioni cromatiche e fluide definizioni dei soggetti che volgono verso la potenza del legame tra i profili e le tinte.
È in “Energiche fusioni” che i tratti definiscono circuiti di colore che si intrecciano ad esprimere in un “abbraccio virtuale” il sentimento dell’amore visto con gli occhi della contemporaneità digitale. Il colore e la sinuosa leggerezza dei tratti caratterizzano le tele dedicate all’universo femminile, laddove la sensualità emerge dalle rapide linee di “Astratto femminile”, e l’eterogeneità dal vortice degli elementi al centro de “La forza delle donne”. Mentre è alla potenza del tratto che ne “L’abbraccio” la pittrice affida il compito di comunicare la forza di un’unione che diviene indissolubile. Guarda dritto all’interiorità “Nel profondo dell’animo”. Tra le ultime realizzazioni dell’artista, è in essa che dalla forza dirompente del colore, dalla sua corposità tradotta in una dimensione metaforica, l’osservatore entra a diretto contatto con l’estensione infinita di un pensiero.
Michel Emi Maritato