Iniziativa patrocinata dal dipartimento economico e degli affari sociali United Nations, organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vere problematiche vissute dalle donne, che lo si ammetta o no, come grida la promotrice del convegno, Gabriella Fardella: «Sono il pilastro della società umana».
Donne in movimento, per riflettere su come affrontare e vincere i disagi quotidiani nel lavoro, in famiglia, così come nella propria città, dunque nel quotidiano della propria individualità. Ma anche donne ‘unite con coraggio’ contro tutte le discriminazioni sessiste o di genere che affliggono una società ancora troppo attaccata ai giudizi sterili e poco incentrata al reperimento di soluzioni civili, come quelle per garantire chi ha scelto – o spesso ‘non ha scelto’ – di separarsi e crescere da sola i propri figli, piuttosto che narrare di chi si è vista sottrarre i propri bimbi a causa di un provvedimento del tribunale per minorenni, fatto – non sporadicamente – su segnalazione anonima e ‘inconsistente’, o magari che ha vissuto delle violenze sul lavoro, non peggiori di quelle che perpetra quotidianamente la società odierna al gentil sesso in materia di basso reddito e pari opportunità.
Un ricco parterre di relatori e relatrici che insieme proveranno a offrire spunti risolutivi o semplicemente punti di vista di matrice psicologica, giuridica, sociale e politica. Così come pure saranno presenti scrittrici del calibro di Antonella Betti, assistente sociale e autrice del libro “Vite Strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi“; Anna Silvia Angelini, autrice de “La violenza declinata“e Pasquale Gemella, autore de “L’amore spietato“.
Giuliano Borgna