Lorenzo Zurino, presidente IEF, Italian Export Forum – il primo Forum Italiano itinerante, specificamente pensato per riunire il mondo dell’export, che sta diventando sempre di più un luogo di grande rilievo istituzionale in Italia e fuori dai confini nazionali – e Franco Pavoncello – presidente della John Cabot University, l’Università Americana più grande in Italia – hanno firmato a Roma il protocollo d’intesa per dare formalmente il via al Master di I livello in Export del Made in Italy e Mercati Internazionali, che partirà presso il prestigioso ateneo della capitale, il prossimo 21 febbraio 2020.
Articolato in tre sezioni principali – orientamento e skills professionali, introduzione alla strategia aziendale, internazionalizzazione d’impresa e settori di sviluppo – il Master sarà finalizzato a creare professionalità di valore che possano aiutare le aziende a vincere sui mercati esteri.
“Per l’Italian Export Forum, l’organismo che presiedo, è un onore questa partnership,” ha affermato Lorenzo Zurino “e ancor di più sarà motivo di orgoglio, quello di lanciare e far conoscere il nostro brand Made in Italy ed i nostri talenti, nei 90 Paesi del mondo in cui la John Cabot University riesce ad esercitare la Sua missione. Il master è studiato infatti a creare e completare il profilo professionale dell’export manager, analizzando gli strumenti indispensabili del ruolo e le strategie di ingresso dei mercati esteri.”
“Il mondo globale è sempre più competitivo e richiede competenze eccellenti e specifiche per chi vuole competere” ha sottolineato Franco Pavoncello “l’Italia parte con il vantaggio del Made in Italy, perché, come ha detto Khalil Gibran, il destino dell’Italia è la bellezza. Ma oggi questo non basta. Dobbiamo formare i professionisti che sappiano valorizzare questa bellezza; e portare lo stile italiano del “fatto a regola d’arte” a conoscenza di tutto il mondo, con esperti entusiasti e preparati. Questa è la mission di questo master e la JCU è orgogliosa di poter lavorare con IEF e il suo presidente Zurino, per formare i giovani che vinceranno questa sfida.”
Un progetto innovativo dunque, anche perché realizzato congiuntamente da un’istituzione accademica e da imprese e professionisti che ogni anno lavorano sui mercati interazionali.
Come infatti aveva anche anticipato lo scorso 29 luglio a Milano, Antonella Salvatore, Director della John Cabot University, nel corso della tappa meneghina del Forum presso lo “Spazio Campania”, “Il Made in Italy” è un brand di enorme valore ed è percepito come tale all’estero. Dobbiamo però imparare a gestirlo meglio e, pertanto, il master che abbiamo ideato, va proprio nella direzione di fornire gli strumenti di management indispensabili a tale obiettivo.”
Il master è solo l’ultima delle attività promosse dall’Italian Export Forum, primo Forum Italiano specificamente pensato per riunire il mondo dell’export. Uno strumento di confronto dinamico tra le imprese, gli operatori del settore e le istituzioni per favorire un vero e proprio eco sistema focalizzato sull’export: dall’evento come punto di partenza, ad un luogo di scambio virtuale attraverso una piattaforma dedicata, passando per l’Osservatorio permanente, come organismo operativo deputato alla rappresentanza delle istanze dei portatori di interesse presso il decisore pubblico.
Dopo le due tappe dello scorso giugno a Piano di Sorrento e di luglio a Milano, nel 2020 lo IEF sarà a New York (gennaio), Doha (marzo), Piano di Sorrento (giugno) e Sofia (settembre), per continuare a riunire imprenditori, istituzioni, mondo bancario, associazioni di categoria nel segno della promozione delle eccellenze Made in Italy, con un approccio il più possibile integrato.
Ideatore e presidente dello IEF è Lorenzo Zurino, imprenditore campano attivo da oltre dieci anni nella distribuzione agroalimentare italiana d’eccellenza negli USA e premiato ad aprile scorso dalla NIAF – la più importante fondazione degli italo – americani come miglior imprenditore, prima volta per un italiano under 35.
Tra i partner dello IEF c’è la John Cabot University, la maggiore università americana in Italia. Si distingue per l’eccellenza accademica e l’internazionalità del corpo docente e degli studenti, che provengono da 80 Paesi. La JCU unisce l’approccio pragmatico allo studio teorico e privilegia uno stretto rapporto con il mondo del lavoro, vantando una collaborazione con oltre 630 aziende ed organizzazioni e prestando grande attenzione agli sbocchi professionali per gli studenti.
IEF e John Cabot puntano a creare professionisti specializzati nel valorizzare le enormi potenzialità del Sistema Italia in riferimento all’export, tema che il Governo Conte Bis ha inserito tra i 26 punti della bozza di programma e che resta cruciale per lo sviluppo della nostra economia.
di Emidio Piccione