Citiamo, da fonte Agi, quanto riferito dal magistrato in pensione Carlo Nordio:
Trova che il taglio dei parlamentari sia “inutile”, che l’allarme fascismo “sia una balla colossale”, che l’incriminazione dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini per il “caso Rackete” non abbia alcun fondamento, che “nella sostanza” il decreto Sicurezza bis non sia anticostituzionale, che “la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado è un mostro giuridico” e che pertanto se son si farà “slittare l’entrata in vigore della legge sulla prescrizione torneremo al Medioevo”. Infine ritiene che “l’asso nella manica di Salvini potrebbe essere proprio il nuovo governo” perché, spiega, “perseguendo programmi incompatibili, avendo un alto tasso di litigiosità, e comprendendo forze assai eterogenee, l’alleanza tra M5S e Pd potrebbe fallire clamorosamente”. A quel punto, “Salvini andrebbe al 60%, come disse il segretario democratico Zingaretti quando prospettò la necessità di votare subito”.
Invitiamo i nostri lettori a una riflessione che va ben oltre le i partiti e le loro correnti,
che riguarda principi di base di rango cosituzionale e la libertà stessa che è un elemento fondante della nostra Repubblica .
Paolo Miki D’Agostini