Nell’Unione Europea i contratti a tempo indeterminato full time sono scesi dal 62% nel 2003 al 59% nel 2014. Il 4% dei cittadini dell’Unione Europea ammette di aver svolto un lavoro non in regola/in nero negli ultimi 12 mesi (2016).
In Italia invece nei primi sette mesi del 2019 si è registrata una variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni, meno cessazioni) che risulta pari a 353.176 contratti. Un incremento del 148,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il dato emerge dall’Osservatorio dell’Inps sul precariato. Si conferma il boom delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 279.000 a 439.000 (+57,5%). Nei sette mesi le assunzioni totali nel privato sono state 4.488.304, a fronte di 3.497.020 cessazioni (+991.284).