Una grande retrospettiva dedicata all’artista ferrarese è on air a Milano, al Museo del Novecento, sino al 01 marzo 2020. In mostra oltre 90 stupendi dipinti, provenienti da diversi Musei italiani quali: la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, il Museo delle Regole Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, Ca’ Pesaro di Venezia e La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, oltre a numerose collezioni private. Il percorso cronologico, in 10 sale, introduce e indaga nel mondo di de Pisis, dagli esordi del 1916, in cui si avverte l’eco dell’incontro con la pittura metafisica di de Chirico, fino agli inizi degli anni Cinquanta, che segnano gli anni della sua malattia nervosa e di profonda sofferenza, e dei lunghi ricoveri nella clinica psichiatrica di Villa Fiorita. Luigi Filippo Tibertelli de Pisis, in arte Filippo de Pisis (Ferrara 1896-Brugherio 1956) è stato uno dei maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del Novecento. Viaggiatore infaticabile, ha vissuto e lavorato in diverse città italiane ed europee, spostandosi tra Milano, Roma, Venezia, nel Cadore, Londra, per poi trasferirsi nel 1925 a Parigi, dove frequenta il vivace mondo culturale della capitale francese ed incontra intellettuali ed esponenti delle nuove avanguardie, tra questi: de Chirico, Braque, Matisse, Joyce, Svevo, Cocteau.Come dichiarato da Anna Maria Montaldo, Direttrice del Museo del Novecento: «Una straordinaria selezione di capolavori di Filippo de Pisis per la prima volta in mostra a Milano che mira a restituirgli la giusta grandezza come artista e pittore..[..].Dall’incredibile varietà di soggetti, ritratti con minuzia e in maniera del tutto personale, alla capacità di catturare il più insignificante dettaglio e renderlo fulcro di un intero universo: de Pisis colpisce per l’innata abilità nel coniugare talento, originalità e ricchezza intellettuale». Nel corso della sua carriera de Pisis ricorse a un’incredibile varietà di soggetti, sempre filtrati dalla sua personale narrazione e senza mai uniformarsi a uno stile che non fosse il proprio: nature morte con un vasto repertorio di oggetti, animali e fiori in primo piano, oltre a vivaci vedute cittadine, paesaggi alpini, e ritratti. La mostra con la curatela di Pier Giovanni Castagnoli e Danka Giacon –conservatore del Museo del Novecento, è stata realizzata dal Comune di Milano/Cultura, dal Museo del Novecento oltre che dalla casa editrice Electa,in collaborazione con l’Associazione de Pisis, e dalla primavera del 2020, verrà trasferita a Roma,a Palazzo Altemps-Museo Nazionale Romano.
Photo gallery: Il Marinaio francese@Filippo de Pisis by SIAE 2019; Natura morta con fiori e funghi @Galleria Tega e @Filippo de Pisis by SIAE 2019; Ponte di Rialto, @Farsetti Arte @Filippo de Pisis by SIAE 2019