Le elezioni regionali dell’Umbria hanno prodotto un vero e proprio tsunami presso l’opinione pubblica.
Dagli ultimi sondaggi emerge un gradimento sempre più diffuso per Lega e Fratelli d’Italia.
Se sino a qualche settimana fa il dubbio era relativo alla possibilità che con la legge elettorale in vigore fosse possibile avere un governo alla guida del paese senza dover ricorrere ad ammucchiate, oggi esso sembra sul punto di essere spazzato via. Il centrodestra, infatti, sulla base delle ultime rilevazioni sarebbe oltre quella soglia del 50% che sembrava una vera e propria utopia sino a qualche mese fa. Se la Lega si è riportata al 34,3%, in crescita di ben tre punti e mezzo, Fratelli d’Italia si è avvicinata alla doppia cifra (9,8%), mentre Forza Italia si attesterebbe al 6,2%.
Sull’altro fronte da registrare il pesante calo del M5S, il quale perde quasi tre punti fermandosi al 17,9%, comunque ancora sopra all’altro pilastro del governo giallorosso, il PD, il quale fa registrare il 17,2%, con un -2,3 che fa comunque capire le difficoltà dell’area di governo. Soltanto Italia Viva riesce a crescere, di quasi un punto e mezzo, raggiungendo il 6,2%.
Quindi sommando le varie forze della maggioranza, il calo è di ben sette punti percentuali rispetto alla rilevazione di tre settimane fa, segno evidente che i contenuti della Legge di Bilancio sinora emersi non piacciono all’elettorato. Un dato di cui dovrebbe tenere conto Giuseppe Conte in vista dell’approdo in Parlamento della manovra.
Nell’area di sinistra vanno poi ricordati i dati di Europa Verde, che va quasi a raddoppiare la sua forza, passando dall’1,2 al 2,2%, e la flessione delle forze di sinistra, che passano dal 2,8 all’1,7%. Gli ecologisti sembrano quindi iniziare a giovarsi di una discussione sul riscaldamento globale che in altre parti del continente sta facendo mietere consensi alle forze che cavalcano il tema.
Per quanto riguarda i leader, sembra tenere il Premier Giuseppe Conte, il quale fa registrare un 48% di consensi, cinque punti sopra i pareri negativi. In crescita la popolarità di Salvini e Meloni, che avanzano di 5 e 7 punti rispettivamente al 40 e al 36%. La stessa percentuale persa invece da Di Maio e Zingaretti, che si attestano al 21 e 16%.