Inizia con i migliori auspici il nuovo anno accademico dell’Università Niccolò Cusano che, anche in questo 2020 ormai alle porte, vede aumentare significativamente il numero di chi sceglie uno dei suoi corsi di laurea o master. Le iscrizioni, in poco tempo, si sono moltiplicate, tanto che la percentuale di nuove leve è salita del 20% rispetto al 2016 e di ben il 118% rispetto al 2014. Gli studenti che hanno conseguito il titolo nell’ateneo hanno toccato quota 25mila e se Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche si confermano un’opzione solida, la vera impennata la raggiungono i percorsi in Ingegneria, Scienze della Formazione e Psicologia.
L’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020, prevista per martedì 10 dicembre alle 10.30 nella sede romana del campus alla presenza del rettore Fabio Fortuna e del presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni, è l’occasione per fare il punto su un trend che pare inarrestabile. La laurea è online, complice la comodità di seguire le lezioni h24 dal proprio computer. Inoltre, alcuni atenei, come l’Unicusano, offrono la possibilità di seguire i corsi in sede con professori, tutor, aule e laboratori a disposizione.
Mentre gli atenei tradizionali stanno assistendo a una progressiva contrazione degli iscritti, le università telematiche intercettano sempre di più l’interesse sia dei giovani sia dei lavoratori desiderosi di perfezionare il proprio percorso di formazione. Superati i 10 anni dal loro riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione, i principali “campus digitali” (tra cui Unicusano, Unipegaso, Ecampus, Uninettuno), hanno coinvolto una platea di 70mila studenti.
Proprio l’Unicusano, grazie alla sua offerta variegata, è in cima alle classifiche delle preferenze. Dando uno sguardo alle rilevazioni disponibili sul sito dell’Anagrafe degli studenti è possibile monitorare questa crescita: nel 2010 gli iscritti erano 9.581, nel 2011 10.546, nel 2012 11.927, nel 2013 12.455, nel 2014 15.342 fino ad arrivare agli oltre 30mila studenti di oggi tra lauree triennali, magistrali, master e corsi di formazione.
A dare il benvenuto alle matricole, quest’anno, sarà un professore d’eccezione. Il 10 dicembre salirà in cattedra un vulcanologo di fama internazionale. Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, terrà la prolusione “VALE (vita, abitazioni, libertà, economia: conoscere e difendersi dai rischi naturali)”. Proprio in questi giorni il docente, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, ha parlato della pericolosità delle teorie anti-scientifiche sottolineando come gli antidoti più efficaci siano lo studio approfondito e un’autorevole formazione universitaria.
“La prima cosa da fare per difendersi dalle fake news è riuscire a distinguere i dati fattuali dalle interpretazioni e bisogna anche valutare la qualità dei dati visto che spesso vengono fornite informazioni distorte al pubblico – ha affermato Doglioni – Siamo in un periodo in cui c’è la diffusione di nozioni false e fuorvianti che minano anche un po’ la credibilità della scienza. La scienza non è una fede, va avanti per progressi lenti ma costanti che si basano sul lavoro di tante menti che cercano di dedicare la propria vita al miglioramento della qualità sociale perché la scienza non è fine a sé stessa, ma è finalizzata a una crescita del benessere collettivo e della nostra conoscenza”.