Da un’indagine Coldiretti/Ixè, quest’anno, quasi la metà degli italiani (45%) che riceverà la tredicesima la orienterà agli gli acquisti di Natale, il 20%, ha deciso invece di destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro, mentre il restante 6% ha altri programmi. . L‘appuntamento con la tredicesima, che si aggira su una stima di circa 44 miliardi di euro, coincide infatti con il saldo dell’Imu, e pertanto, per circa tre italiani su dieci (29%) la mensilità aggiuntiva servirà al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette in scadenza. Come sottolineato sempre da Coldiretti , la le tredicesime si riconfermano di utilità per gli acquisti negli ultimi dieci giorni prima del Natale , nonostante molte spese siano state anticipate durante il black Friday di Novembre e durante le continue e numerose offerte commerciali.
Dalla stessa indagine è emerso che: «per i regali la maggioranza del 52% delle famiglie italiane ha fissato quest’anno un budget tra i 100 ed i 300 euro, il 31% sotto i 100 euro, il 14% dai 300 ai mille euro e un fortunato 3% supera i mille euro, tra quelli che rispondono. Si registra quest’anno una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre piu’ spesso si discute di cibo e ricette. Molto diffuso l’omaggio dei cesti enogastronomici, accanto all’immancabile panettone, infatti si è affermata la ricerca minuziosa di formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre piu’ spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina», ha così concluso Coldiretti.