Alla maggior parte di noi, fortunatamente, l’idea di una Terra che sia completamente schiacciata e con il Polo Nord al centro suonerà quanto di meno pensabile esista. Invece ci sono persone che non solo reputano la cosa probabile, ma che ci credono fermamente. Sono quelli che vengono definiti terrapiattisti, una congregazione di gente che non si fida di ciò che viene detto loro.
E sebbene si possa pensare che la quantità di persone che fanno parte di quella che qui in Italia potremmo tranquillamente definire “setta” sia irrisoria, in realtà è aumentata a dismisura a partire dal 2015, data in cui sulla piattaforma Youtube le visualizzazioni dei video sulle teorie dei terrapiattisti sono arrivate a cifre ragguardevoli. Certo, ai video a cui si fa riferimento sono giunti sia i curiosi che i veri e propri cultori delle teorie, ma chissà che la diffusione di tali ipotesi fantascientifiche non abbia in qualche modo influito sulle certezze degli utenti. I terrappiattisti restano comunque una piccolissima parte degli oltre sette miliardi di individui che abitano questo pianeta, ma si dicono estremamente convinti di ciò che professano.
Potremmo riassumere il loro concetto cardine con una sola frase: la Terra è piatta, è come una grande pizza ai cui bordi è circondata da uno strato di ghiaccio che impedisce la caduta dei “miscredenti” che tentano di andare da un estremo all’altro del mondo. Ebbene sì, i terrapiattisti sostengono che chiunque voglia avventurarsi in un viaggio che preveda di superare i confini massimi del pianeta, si ritroverebbe catapultato in quello che, testualmente, viene definito “effetto Pac-Man”, ossia un trip spazio-temporale che dall’estremo oriente, ad esempio, farebbe ricomparire il viaggiatore in estremo occidente. Un viaggio spazio-sensoriale, quindi, che non potrebbe, pertanto, essere raccontato a parole da coloro che l’hanno vissuto.
Difficile a credersi? Beh, non è finita qui. I fan della teoria di Samuel Shenton, ora portata avanti dal seguace Charles K. Johnson, ritengono anche che l’Australia non esista. Ebbene sì, voi che credete di aver visitato Sydney, voi che avete avuto la fortuna di osservare coi vostri occhi la fantastica fauna australiana, voi che pensate di aver fatto tappa nella bella Melbourne, sappiate che siete stati imbrogliati da un sistema che vuole a tutti i costi convincervi dell’esistenza dell’isola dei canguri. Non ci siete mai stati, perché l’Australia non esiste. Sarete approdati senza dubbio su un’altra isola, perché se davvero esistesse l’Australia, lì tutti vivrebbero a testa in giù, data la posizione geografica dello Stato. E, dal momento che ciò anatomicamente parlando risulta impensabile, i terrapiattisti ne hanno dedotto l’impossibilità dell’esistenza di una delle isole più amate al mondo.
Quello che viene chiaramente affermato dal bravo Massimo Polidoro nella puntata di Strane storie è che i sostenitori della Flat Earth Society credono in tanti altri complotti oltre a quello della Terra piatta: tendenzialmente ritengono anche che l’uomo non sia mai sbarcato sulla Luna, che il riscaldamento globale sia solo un magheggio dei potenti per farci cambiare stile di vita, che i vaccini provochino più danni di quelli che dovrebbero aiutare a prevenire, che la Bibbia vada interpretata alla lettera e così via. Complottisti. Questo è il termine esatto con cui in italiano si definirebbe tale categoria di persone. Gente che crede di avere uno spirito critico superiore alla norma, superiore a coloro i quali “si bevono” tutto ciò che viene propinato loro da un sistema malato in mano ai potenti. Gli astronauti? Attori. Gli scienziati? Assoggettati al potere. Gli astronomi? Bugiardi patologici. Nulla, ma proprio nulla di quello che vi è stato raccontato finora sarebbe reale. Almeno stando alle idee degli appartenenti alla Flat Earth Society.
Tante teorie, tante credenze, dunque, ma nessuna prova empirica. Un’insieme di idee fantascientifiche senza fondamento raccontate da persone ben lontane dal mestiere di scienziati, ben lontane dalle conoscenze di chi passa la vita a dare importanza alla geofisica e al globo in generale, forse più semplicemente, ben lontane dalla realtà.
Anna Catalano