Le Cicogne è una startup italiana nata nel 2013 da un bisogno concreto del mercato, reso ancora più evidente dall’emergenza di queste settimane dovuta al Coronavirus. Partita da Roma è arrivata nel 2016 a livello nazionale. Nel 2019 portale e brand sono stati acquisiti da Orienta S.p.A. L’obiettivo de Le Cicogne è quello di far incontrare domanda e offerta di servizi per l’infanzia, baby-sitting, accompagnamenti in auto e ripetizioni con regolare contratto e comunicazione all’INPS. Con l’arrivo di Orienta l’obiettivo ora è estendere i servizi a tutto il lavoro domestico: colf, badanti ed infermieri domestici, ma non solo in Italia, che sarà sicuramente il primo mercato, ma successivamente guardare all’Europa dove Orienta si sta già espandendo.
“La chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado così come varata dal Governo, e la contestuale (e ovvia in questo momento) non chiusura delle aziende e delle attività lavorative, ha creato – spiega Monica Archibugi, Founder Le Cicogne -un corto circuito per le famiglie che si ritrovano in questi giorni un evidente problema di gestione dei figli piccoli a casa per almeno due settimane (non è escluso che il periodo di chiusura possa prolungarsi). Un problema che riguarda centinaia di migliaia di famiglie. Questa situazione nella maggior parte dei casi potrà essere risolta rivolgendosi ad una baby-sitter e tutto fa pensare ad un boom di richieste in questo senso. La straordinarietà della situazione, tuttavia, deve far pensare a misure di sostegno specifiche per le famiglie tali da poter fronteggiare con minor affanno questo contesto di emergenza”.
“E’utile, a questo punto, – propone Monica Archibugi– pensare alla reintroduzione del voucher baby- sitter che era stato cancellato dal nostro ordinamento e finalizzarlo, nel caso, perlomeno alla gestione di questo periodo di emergenza e per la durata di tutta questa fase straordinaria. Serve quindi un nuovo bonus baby-sitter che preveda un rimborso significativo del compenso e la totale decontribuzione per tutto il periodo di emergenza coronavirus. Da sottolineare, inoltre, come tali agevolazioni saranno anche un significativo contributo all’emersione del lavoro nero che in questo settore è molto diffuso, con tutti i benefici del caso”.
Monica Archibugi è laureata in Economia Sanitaria presso l’università Cattolica di Roma, ha trasformato il suo impiego part-time di baby-sitter in una startup innovativa di successo conosciuta a livello nazionale ed internazionale. Selezionata da Facebook per incontrare Mark Zuckerberg in una tavola rotonda di sole 14 persone, scelta da Google Android e Uber come caso di successo per le loro campagne marketing. Dopo esser partita da un gruppo di amiche di poche decine di persone, ora sono presenti più di 100.000 utenti sul territorio italiano. La sua forza viene dalla perseveranza e dalla convinzione che per ottenere risultati efficaci è necessario usare in modo proficuo la tecnologia.
di Emidio Piccione