Potrebbe sembrare paradossale che un giovanissimo e poco noto, con un grosso seguito sui social network, sia stato il principale fautore di una campagna italiana a favore della lettura, ai tempi del coronavirus. Eppure è propio così. Lorenzo Cirelli, ventisettenne di Latina, amante della cultura e della letteratura italiana, dalla sua pagina facebook: “Giacomo mainagioia Leopardi” che conta quasi mezzo milione di followers, ha lanciato l’hashatag #IoRestoaCasaeLeggo.
Un operazione alquanto rivoluzionaria, se consideriamo la scarsa propensione alla lettura in Italia, e la crisi del settore che di anno in anno peggiora sempre più. Non mancano certo uomini di cultura in Italia, ma tranne qualche invito sporadico di tipo generale, nessuno ha pensato ad un iniziativa del genere, sopratutto lanciata verso un pubblico di giovani e giovanissimi direttamente sui social network.
Tutti nascondono un sogno nel cassetto, e Lorenzo, il suo sogno, lo ha palesato, – con ottimi risultati – sfruttando i mezzi oggi più usati dalle nuove generazioni. Ovvero, Instagram e Facebook. Il primo profilo dedicato alla cultura e al teatro, “Mr Mainagioia” creato nel 2015, oggi ha raggiunto circa sessantamila followers.
Così si descrive Lorenzo: «brutto, barbuto, pigiamoso e con le novelle per un anno tra le mani che pesano più di me», e con una foto che lo ritrae mentre legge Pirandello.
«In un momento in cui tutti siamo costretti a restare a casa dalla drammatica emergenza del coronavirus, ho pensato che fosse una buona opportunità per invitare tutti quanti a leggere, invitando tutti coloro che seguono la mia pagina, a postare una propria foto che lo ritrae, mentre legge il libro che ha scelto, o quello che si desidera leggere, usando l’hashatag che ho creato – dichiara Lorenzo.
Quale momento migliore che una “quarantena forzata è migliore per chiudersi al sicuro, accompagnandosi ad una buona lettura? L’idea – continua Lorenzo – è nata proprio perchè mi sono reso conto che nessuno (Sic) aveva ancora lanciato questo tipo di iniziativa.
Devo dire – sottolinea con un pizzico di orgoglio che gli si legge negli occhi – che il risultato c’è stato, la partecipazione è andata oltre le aspettative, e sembra in incremento. L’iniziativa è stata ricondivisa anche su un altra pagina che ho creato e si chiama “Aschemia”, che conta circa 30.000 followers, sulla quale condivido frasi o poesie di letterati italiani.
Stiamo vivendo un periodo difficile per tutti, e sia pur nella tragedia, ritengo che il compito del comico, e dello scrittore, in un certo senso sia anche quello di cercare di sdrammatizzare, infatti, ho ripreso anche delle liriche di Leopardi, rivisitandone i titoli e ironizzandoci sopra.
Credo che di questi tempi, in ogni caso – conclude Lorenzo – con i mezzi a nostra disposizione, e in un accezione contemporanea, stiamo scrivendo la storia, e riscriverla sulla base dell’amore della storia d’Italia e degli uomini di lettere che la hanno resa famosa in Patria e nel Mondo sia un atto d’amore, verso se stessi e verso gli altri».