L’emergenza sanitaria è il problema principale che l’Italia deve affrontare in questo momento difficile ma affianco ad esso si pone con grande evidenza la necessità di difendere il Made in Italy nel mondo, pilastro della nostra economia messo sotto attacco a causa di irrazionali timori di contagio relativi alle merci, in particolare prodotti agroalimentari, provenienti dall’Italia.
Timori che appaiono strumentali a dare il via ad un conflitto di natura economica contro il nostro paese visto che l’Efsa, l’Ente europeo per la sicurezza alimentare, ha ribadito che non vi sono prove che i prodotti agroalimentari siano fonti o via di trasmissione del virus e che ogni discriminazione verso prodotti enogastronomici italiani è priva di fondamento scientifico e inaccettabile.
Numerosi imprenditori hanno espresso i propri timori al Governo e chiesto interventi immediati e decisi rivolti alla difesa del Made in Italy ed in prima linea c’è Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export, l’unico nel suo genere in Italia e specificamente dedicato a riunire tutti coloro che nel nostro paese si occupano di export e Made in Italy. Zurino, imprenditore campano attivo da oltre dieci anni nella distribuzione di prodotti food negli USA e premiato a marzo scorso dalla NIAF – la più importante fondazione degli italo-americani come miglior imprenditore under 35, ha espresso le sue forti preoccupazioni per la difesa della reputazione e delle quote di mercato dei prodotti italiani nel mondo.
“Siamo fortemente preoccupati per il nostro Made in Italy. Atteggiamenti come quelli della Polonia e di altri stati che chiudono le porte ai prodotti italiani perché ritenuti non sicuri sono assolutamente discriminatori, privi di qualsiasi fondamento scientifico e fortemente penalizzanti per il nostro Paese in questo momento difficile. Mi auguro che il Governo difenda con forza i nostri interessi economici in sede internazionale. – ha affermato Zurino – l brand Italiani valgono 560 miliardi di fatturato nel mondo ed atteggiamenti di questa natura, in momenti di grandissima difficoltà finanziaria in Italia, non possono far altro che portarci nel baratro. Scelte del genere, qualora di verificassero e corrispondessero al vero, darebbero luogo ad una aspirale di paura, che avrebbe la stessa capacità di penetrazione che sta avendo il Virus COVID19 in queste ore. Tra l’altro prive di contezza scientifica e condivisione tra Stati membri. L’Italia non è solo un paese, ma uno State of Mind, ed è in queste ore di grande criticità, che si ha la misura dell’Europa dei Popoli mazziniana.”
Una presa di posizione forte e giustificata dalle gravi difficolta di un settore di importanza vitale per la nostra economia che necessita di una difesa immediata e che dovrà essere uno dei pilastri sui quali costruire la ripresa del Paese.