In alternativa al congedo parentale che prevede un’indennità pari al 50% della retribuzione e destinato ai dipendenti del settore privato, il provvedimento Cura Italia appena varato dal Governo introduce anche un Bonus per l’acquisto di servizi di baby-sittin gnel limite massimo complessivo di 600 euro da utilizzare per prestazioni effettuate.
E’ importante sottolineare, tuttavia, che il bonus può essere erogato solo ai servizi di baby-sitting con regolare contratto di lavoro, ossia a tutti quei rapporti regolarmente registrati all’INPS. Per le famiglie in regola è utile ricordare che il provvedimento dei Governo prevede anche la sospensione di contributi e i versamenti previdenziali e assistenziali dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio 2020.
I numeri del lavoro nero nel settore domestico sono molto consistenti. Secondo il rapporto sul lavoro domestico di Domina e Fondazione Moressa, sono circa 1 milione e 200 mila gli operatori in nero tra colf, badanti e baby sitter. Il lavoro nero nel settore coinvolge circa 6 lavoratori su 10. I 900 mila regolari censiti dall’Inps rappresentano il 42% del totale. La loro emersione comporterebbe per lo Stato un incasso di 1,4 miliardi di contributi l’anno e 645 milioni di Irpef, in totale oltre 3 miliardi di euro.
“Si tratta di una doverosa precisazione – spiega Monica Archibugi, Founder di Le Cicogne, start-up nata per far incontrare domanda e offerta di servizi per l’infanzia, baby-sitting, accompagnamenti in auto e ripetizioni. – vista la grande diffusione della deleteria pratica del lavoro nero nell’ambito delle mura domestiche in Italia. Il provvedimento, quindi, potrebbe portare un duplice beneficio: offrire una forma di sostegno economico alle famiglie e allo stesso tempo incentivare l’emersione del lavoro nero nel settore favorendo la stipula di regolari contratti di lavoro. E’ il momento di mettere in regola il lavoro domestico”.
Le Cicogne è una startup italiana nata nel 2013 da un bisogno concreto del mercato. Partita da Roma è arrivata nel 2016 a livello nazionale. Nel 2019 portale e brand sono stati acquisiti da Orienta S.p.A. L’obiettivo de Le Cicogne è quello di far incontrare domanda e offerta di servizi per l’infanzia, baby-sitting, accompagnamenti in auto e ripetizioni. Tutto in regola, con regolare contratto e comunicazione all’INPS. Con l’arrivo di Orienta l’obiettivo ora è estendere i servizi a tutto il lavoro domestico: colf, badanti ed infermieri domestici, ma non solo in Italia, che sarà sicuramente il primo mercato, ma successivamente guardare all’Europa dove Orienta si sta già espandendo.
Oltre ad un aumento delle richieste da parte delle famiglie di servizi di baby-sitting, sul portale de Le Cicogne è stato registrato in due settimane un raddoppio delle baby sitter disponibili pari ad oltre 3mila unità (su un totale di circa 80 mila iscritti). Inoltre, nel mese di marzo si è registrato un + 100% di rapporti di lavoro regolarizzati.
Un’idea di successo quella di Monica Archibugi, laureata in Economia Sanitaria presso l’università Cattolica di Roma, che ha deciso di trasformare il suo impiego part-time di baby-sitter in una startup innovativa di successo conosciuta a livello nazionale ed internazionale. Selezionata da Facebook per incontrare Mark Zuckerberg in una tavola rotonda di sole 14 persone, scelta da Google Android e Uber come caso di successo per le loro campagne marketing. Dopo esser partita da un gruppo di amiche ora Le Cicogne coinvolge più di 100.000 utenti sul territorio italiano. La sua forza viene dalla perseveranza e dalla convinzione che per ottenere risultati efficaci bisogna usare la tecnologia.
di Emidio Piccione