“Dopo il carico di mascherine e tute contenitive, pensavamo che questa fosse la cosiddetta ‘fake’ di giornata, purtroppo ci siamo dovuti ricredere leggendo la notizia diffusa dalla Reuters e occultata in Italia”, dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, apprendendo che il nostro Paese avrebbe “prestato” 50 milioni di euro alle imprese tunisine, tramite la Cassa depositi e prestiti. “Italia e Tunisia continuano a cooperare per superare insieme la crisi del coronavirus. L’Italia, tramite Cassa Depositi e Prestiti, ha versato 50 milioni di euro (circa 157 milioni di dinari tunisini) a titolo di credito d’aiuto alla Banca centrale tunisina” si legge sullla pagina facebook dell’ambasciata tunisina. “Questa somma è destinata a sostenere le imprese tunisine e potrà essere utilizzata per rispondere all’impatto socioeconomico del coronavirus in Tunisia, supportando le misure messe in campo dal governo tunisino”. Maritato evidenzia come, “in una Italia in cattività, con cittadini giustamente costretti alle misure di contenimento alla diffusione del contagio, in un contesto internazionale in cui il nostro Paese si batte tra mille avversità, per ottenere le risorse idonee a sostenere la crisi derivata dal flagello Covid-19, il nostro esecutivo si permette prestiti senza nulla concordare in parlamento, né riferire all’opinione pubblica. “È un primo passo, mano nella mano, per far fronte alla Covid-19”, spiega l’ambasciata d’Italia a Tunisi sulla pagina social. “Di queste strette di mano, fra l’altro proibite di questi tempi – ironizza Maritato – prima o poi qualcuno ne dovrà rispondere”.