«Il trasferimento del capolinea degli autobus regionali dalla Stazione Tiburtina ad un hub nell’area di Anagnina, previsto per il mese di ottobre, sarebbe l’ennesima scelta scellerata condotta dai cinque stelle e comporterebbe innumerevoli disagi a quanti ne usufruiscono continuamente, oltre che il rischio di perdere, tra diretti e indiretti, almeno un centinaio di posti di lavoro.
E’ per questo che, con una mozione a mia prima firma, siglata da tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia, chiederò che venga rivista la posizione dei grillini. La Raggi, come dimostra anche l’allestimento in atto di nuovi parcheggi, persiste infatti nell’intenzione di effettuare questo spostamento nonostante questa area di scambio per la linea A della metropolitana risulti congestionata sette giorni su sette.
A nulla sono valse le animose proteste messe in campo già da tempo da tantissimi cittadini. Considerato che la Tibus muove 8 milioni di persone, infatti, a essere coinvolti in questo disastro sarebbero almeno un migliaio di utenti. Lavoratori, studenti e addirittura ammalati in cura all’ospedale Umberto I. Non è difficile immaginare lo scenario futuro nel quale si verrebbero a trovare: è assolutamente evidente, infatti, che una cosa è arrivare in un’area sorvegliata, fornita di servizi e sita in un contesto non decentrato, altra è ritrovarsi in un punto della città dove non c’è nulla, fatta eccezione per un capolinea della metropolitana ed enormi parcheggi di scambio. A Tiburtina c’è uno snodo funzionale completo: in pochi metri sono concentrati la stazione della metro B, fondamentale per i collegamenti con le realtà urbane della città, una fermata per i treni dell’alta velocità. Non tener conto di tutti questi elementi significa non conoscere la città. E, allora, mi chiedo: con quale arroganza si può pensare di riuscire ad amministrarla?».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.