“Oggi 28 aprile è la Giornata mondiale dedicata alle vittime
dell’amianto. Si stima in almeno 125 milioni i lavoratori nel mondo
esposti all’amianto e circa 100.000 le morti causate ogni anno (stime
OMS), di cui circa 6.000 solo in Italia. Eppure ancora oggi sul
pianeta permane l’uso di oltre due milioni di tonnellate di amianto ed
in Russia e in Cina, ad esempio, lo si continua a produrre.
“Secondo l’Osservatorio nazionale amianto, il mesotelioma, provoca in
Italia circa 1.800 morti all’anno, cui vanno aggiunti decessi causati
dai tumori polmonari per amianto, per un totale che supera 6mila
vittime all’anno solo nel nostro Paese”.
” È’ necessario e con la massima urgenza passare dalle parole ai fatti
concreti per impedire ulteriori danni e perdite di vite umane per il
dramma della presenza dell’amianto nel nostro Paese”.
È’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente
Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale .
Il picco di mesoteliomi e di altre patologie asbesto correlate è
previsto tra il 2025 e il 2030 e poi inizierà una lenta decrescita. In
Italia, ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali
contenenti amianto, di cui 33 milioni compatto e 8 milioni friabile.
Ci sono un milione di siti contaminati, di cui almeno 50mila
industriali, e 40mila siti di interesse nazionale. L’ONA ha segnalato
la presenza di amianto in 2.400 scuole (stima 2012), dato confermato
dal CENSIS il 31.05.2014).
Esposti più di 352.000 alunni e 50.000 personale docente e non
docente; 1.000 biblioteche ed edifici culturali e 250 ospedali. La
nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di
tubature, rispetto ai 500.000 totali.
“Ed intanto ancora alcune Regioni risultano inadempienti rispetto al
Piano Amianto, a distanza di 28 anni dalla Legge 257 che prevedeva
l’approvazione entro 180 giorni dalla sua pubblicazione. Un ritardo
inaccettabile – prosegue Benvenuti – con alcune Regioni che
risultano totalmente inadempienti. “Non è’ possibile proseguire con la
consapevolezza della presenza di amianto, la certezza di un elevato
livello di decessi e la totale inerzia da parte delle Istituzioni.
Chiediamo pertanto alle Regioni di rispettare gli impegni, ai Comuni
di liberare immediatamente le scuole dalla presenza di amianto ed al
Governo – prosegue Benvenuti – di adoperarsi per far rispettare le
Leggi esistenti in materia e di prevedere concretamente incentivi per
sostituire i tetti di amianto con i pannelli solari. Una proposta
realizzabile, che vogliamo fare anche quest’anno in piena emergenza
Coronavirus –conclude Benvenuti- perchè si possa per il futuro
realmente sancire il primato della salute dei cittadini e della difesa
dell’ambiente”.