Era il 6 maggio del 1976, poco dopo le ore 21.00, quando in Friuli Venezia Giulia la terra tremò, colpendo più di 100 Comuni, ed in particolare il quadrilatero tra Gemona, Venzone, Buja e Majano. In pochi secondi quel violento terremoto, di 6.4 gradi della scala Richter, fece tremare la terra facendo crollare, case ed edifici, seppellendo migliaia di persone sotto le macerie. I morti furono oltre un centinaio, e questa sera, a distanza di 44 anni, a Gemona, nel rispetto delle norme sanitarie dovute al virus cinese Covid-19, si è svolta la cerimonia per la commemorazione di quel devastante terremoto alla presenza del vicegovernatore FVG Riccardo Riccardi, del sindaco di Gemona Roberto Revelant e dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli. Il programma della cerimonia ha visto la deposizione di corone in piazzale Chiavola a ricordo delle vittime del terremoto e dell’opera di soccorso portata dai Vigili del Fuoco e, alla Caserma Goi-Pantanali, la commemorazione degli Alpini della Julia caduti durante il sisma, l’omaggio a tutte le vittime del 1976 nel cimitero comunale e una celebrazione religiosa in streaming.
Come dichiarato da Barbara Zilli: «La nostra gente ha saputo rialzarsi dalla catastrofe di un sisma che ci privò degli affetti più cari, abbatté e distrusse; oggi una calamità subdola sottrae altre vite e mina le nostre risorse quotidiane, ma il Duomo di Gemona è qui a dirci che lo spirito di una comunità è più forte di ogni paura e di ogni isolamento fisico ed è testimone di ricostruzione e resurrezione…[…]..Proprio da tanta sofferenza e da un prezzo così alto pagato, ma anche da tanta abnegazione e solidarietà, oggi dobbiamo attingere le risorse per rialzarci. Le scosse di terremoto lacerarono, ma non spezzarono, anzi rafforzarono, l’orgoglio e la trama profonda che unisce la famiglia friulana e la comunità regionale. Quegli anticorpi, agitati da un travaglio sconvolgente, oggi sono ancora dentro di noi, desti e vegeti: furono ieri più forti della rassegnazione e lo saranno anche oggi e in un futuro prossimo che ci richiede lo stesso coraggio, determinazione e spirito unitario».
Foto © Montenero, Immagini della commemorazione a Gemona a 44 anni dal terremoto del 1976