«Questo è solo l’ennesimo errore tecnico e politico del governo» ha dichiarato Claudio Lozzi, presidente dell’ente caritatevole che da mesi ormai si occupa di garantire provvigioni alle persone meno abbienti che hanno risentito in maniera particolare della crisi economica causata dal Coronavirus.
«La Bellanova, tentando di regolarizzare 600mila clandestini, cosa che ritengo assolutamente corretta, perché ogni lavoratore deve avere il diritto di emergere, ha però messo il carro davanti ai buoi. Il lavoro nero è una piaga tremenda che ogni società democratica deve combattere, ma al momento noi non sappiano quante attività ripartiranno e quindi di quanti lavoratori avremo bisogno. Come anche il peggior comunismo ci ha insegnato, tutti i flussi migratori hanno ragione d’esistere laddove ci sia un incremento occupazionale importante e non una recessione economica e lavorativa come quella che stiamo vivendo» ha ribadito il presidente di Altermeridia Onlus.
Lozzi ha poi concluso asserendo che «Sì, i lavoratori devono chiaramente essere regolarizzati, di qualunque etnia siano, ma prima lasciate ripartire l’economia, fate arrivare la cassa integrazione a chi la attende da mesi, fate ripartire il terziario. La reale colpa di questo sistema è di una certa impresa italiana, per fortuna non la maggioranza, che per prendere due soldi in più ingaggia clandestini».
Anna Catalano