Nel silenzio dei media, probabilmente inconsapevoli, visto che sembra trattarsi di un’operazione top secret, il gigante Usa del web, Google, ha scaricato, perlomeno in Italia, su tutti i telefonini dotati di sistema operativo Android, quelle che possiamo definire le basi tecniche della App Immuni. Di cosa si tratta? Basta prendere, come ho fatto io, il proprio dispositivo Android, andare alla voce “Impostazioni”, scorrerla fino alla sottovoce “Google” e cliccando su quest’ultima ci imbattiamo in un servizio denominato: “Notifiche di esposizione al Covid- 19”. Aprendolo ecco la schermata che appare:
Il problema e’ che tale servizio non e’ stato da me richiesto, e dubito fortemente che tutti gli altri utilizzatori di telefonini Android, lo abbiano, appunto richiesto. Inoltre le finalita’ di tale servizio Google, non appaiono molto chiare, perche’ leggendo il secondo paragrafo apprendiamo che: “La geolocalizzazione deve essere attiva………ma non viene usata la posizione del dispositivo.” A parte il fatto che non si capisce a cosa serva attivare la geolocalizzazione se non viene usata la posizione del dispositivo, ma questo paragrafo, ricorda molto da vicino l’aforisma latino che recita “Excusatio non petita, culpa manifesta”. E da questo aforisma ne nasce un altro, attribuito ad un noto politico ormai scomparso (Giulio Andreotti) che recita: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.” Ecco quindi che il dubbio di trovarci di fronte ad un servizio propedeutico all’installazione di un’app esterna, citata peraltro genericamente nel penultimo paragrafo della schermata diventa legittimo. Ed altrettanto legittimo diventa il dubbio che tale app (Immuni?) possa venir installata sui telefonini Android, nello stesso modo col quale Google ha mosso il primo passo, vale a dire senza alcuna autorizzazione degli utenti, il che equivarrebbe ad una gravissima lesione dei diritti di scelta dei Cittadini, perche’ la app diverrebbe obbligatoria in forma surrettizia. Per dovere di cronaca continueremo a vigilare su questo aspetto fondamentale della liberta’ di scelta in una democrazia, nel rispetto del diritto dovere degli operatori dell’informazione di porre in dubbio qualsiasi argomento. Ed e’ per questo che: “Io aderisco a titolo personale, alla campagna #dubitoergosum a difesa della libertà di stampa e d’espressione contro la censura.”
Luca Monti