È stata definita da molti un’emergenza nell’emergenza.
Nella fase acuta del Covid-19, il personale sanitario ha vissuto sulla propria pelle gli aspetti più critici della pandemia, con turni massacranti, nella totale imprevedibilità dei decorsi e delle prognosi e con la scarsa conoscenza specifica del nuovo patogeno per tracciare il percorso terapeutico più appropriato. A questa impotenza professionale si è accompagnato spesso un carico emotivo molto pesante che non tutti i medici e gli infermieri hanno saputo affrontare, che ha causato un vero e proprio deterioramento della loro salute mentale – determinato anche dallo stato d’isolamento affettivo a cui alcuni di loro sono stati costretti.
Oltre al personale sanitario anche i malati di Covid-19 e i loro parenti hanno subito gli effetti dolorosi dell’emergenza e del lockdown. Le recenti ricerche scientifiche hanno riscontrato che le persone colpite direttamente o indirettamente dal virus hanno avuto maggior probabilità di sperimentare ansia e stress; sono così aumentati i disagi psicologici ed esistenziali, come la depressione, gli attacchi di panico, il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), la difficoltà nell’elaborazione del lutto, unitamente a problematiche economiche, lavorative e di gestione familiare nell’accezione più ampia del termine.
Il progetto #riprendiamocipermano (www.riprendiamocipermano.it), di cui si sono fatte promotrici l’Associazione Pronto Soccorso per le Famiglie APS e il Gruppo Chiesi è dedicato a tutte queste persone in difficoltà. L’iniziativa ha preso il via da alcuni giorni e verrà implementata sull’intero territorio nazionale, con focus in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, le zone rosse della pandemia. Gli obiettivi principali di #RIPRENDIAMOCIPERMANO, che si avvale della consulenza gratuita di psicologi e avvocati, sono:
– favorire l’elaborazione dell’esperienza traumatica;
– favorire il recupero di un nuovo funzionamento nella ripresa della quotidianità;
– contrastare la solitudine legata alla perdita di un familiare;
– elaborare la perdita e la separazione;
– favorire l‘accettazione di non aver condiviso il momento del decesso;
– sostenere legalmente le persone in difficoltà.
Questo ambizioso progetto vedrà la creazione di sportelli virtuali di ascolto e sostegno individuale psicologico e legale, workshop formativi e gruppi psicoeducazionali. I volontari dell’associazione accoglieranno le richieste al numero +39 3515644001 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 16:00 alle 19:00. In alternativa, sarà sempre possibile inviare una richiesta via whatsapps oppure tramite mail all’indirizzo info@riprendiamocipermano.it Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito: www.riprendiamocipermano.it
Giovanna Spirito