Catturati i primi cinghiali nella riserva naturale di Decima Malafede. Entra così nel vivo il piano per il contenimento siglato lo scorso anno dalla Regione Lazio. Un protocollo d’intesa sottoscritto con Coldiretti Lazio, Federparchi Lazio e Legambiente Lazio, che assicura “la conservazione delle specie, prevenendo e limitando rischi e danni alla biodiversità, alla popolazione e alle imprese agricole”.
A lanciare l’allarme sulla moltiplicazione degli avvistamenti di cinghiali, che sempre più spesso si spingono nei centri abitati, era stata già nei mesi scorsi la Coldiretti, che proprio in questi giorni ha segnalato anche la presenza dei mammiferi a Maccarese. Un fenomeno nuovo in questa zona, che non si era mai registrato prima. Cresce la preoccupazione non solo degli agricoltori per i danni alle coltivazioni, ma anche dei residenti, per l’inevitabile rischio legato alla sicurezza stradale a causa degli attraversamenti della fauna selvatica.
«L’avvio del piano per il contenimento – spiega il presidente di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti – è un passo importante verso un necessario equilibrio ecologico, che consente di garantire una maggiore sicurezza stradale, riducendo gli incidenti, alcuni anche gravi, provocati dagli attraversamenti della fauna selvatica e al tempo stesso di prevenire i danni legati alle coltivazioni danneggiate, che stanno comportando un’ingente danno agli agricoltori, già vessati dalla crisi economica causata dalla pandemia».
Coldiretti Lazio ha già chiesto alla Regione indennizzi economici per gli agricoltori che hanno subito danni da fauna selvatica. E’ inoltre indispensabile attuare strumenti straordinari, e potenziare quelli vigenti, in modo da garantire la sicurezza dei cittadini, delle colture e degli allevamenti e ripristinare il necessario equilibrio ambientale. Cinghiali, lupi, daini, nutrie, cornacchie, non avendo avuto alcun disturbo di auto e mezzi, si sono mossi in grande libertà in diverse aree del Lazio.
«Un danno che è diretto sui prodotti – conclude Sacchetti – ma anche sulle piante, che non saranno più in grado di dare altri frutti durante la campagna in corso. Esprimiamo il nostro ringraziamento a Maurizio Gubbiotti ed Emiliano Manari, Presidente e Direttore dell’ente regionale Roma Natura, anche per il grande lavoro sull’avvio del protocollo e sulla formazione del personale addetto alla cattura».